Cagliari, profughi ammassati nei corridoi della caserma

La protesta del sindacato dei poliziotti: "Siamo sottopagati e dobbiamo pure tenerli a casa nostra!"

Cagliari, profughi ammassati nei corridoi della caserma

Clandestini ammucchiati come carcasse. Uno spettacolo impietoso che nemmeno il più inospitale dei centri profughi. E' l'urlo di protesta del Coisp (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia) che ha denunciato una situazione inaccettabile all'interno della Caserma Carlo Alberto di Cagliari: una ventina di immigrati sistemati in qualche maniera per i corridoi della questura del capoluogo sardo.

In parole povere, non sapevano dove metterli. In pratica, un indecoroso benvenuto a chi si appresta a rinnovare il passaporto o a ritirare qualche certificato. Come riporta Sardegna Oggi, il Coisp ha scritto una lettera indirizzata a chi avrebbe permesso questo scempio: la questura, la prefettura, la provincia e il comune.

"A Cagliari venti stranieri in attesa di espulsione, molti dei quali in precarie condizioni di salute, sono stati messi a dormire nei corridoi della Caserma Carlo Alberto, luogo dove sono presenti la mensa di servizio, il bar e il punto di ristoro ubicato al piano terra della struttura. I fatti certi sono due: nessuno pagherà per aver omesso di evitare che si scendesse a questo livello di barbarie. Qualche altro 'illuminato' menefreghista in Italia, non tarderà a ispirarsi alle nefande gesta, scaricando gli immigrati nelle case dei poliziotti.

Ammassare disperati nei corridoio della nostra Caserma Carlo Alberto, casa nostra, non ha provocato alcuna reazione e non fa che aumentare la consapevolezza di essere i soli a rivestire il nostro ruolo con dignità, di essere sottopagati per quanto facciamo, di essere tutti destinati a diventare vittime dell'inerzia tipica dell'arroganza del potere". Insomma, uno scaricabarile sugli agenti cagliaritani. Che ora scendono sul piede di guerra.

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