L'Agenzia del territorio di Roma ha tracciato i nuovi confini delle Alpi italiane: la Marmolada ora è tutta trentina. L'Agenzia ha così messo la parola fine alla disputa tra Veneto e Trentino che va avanti da oltre 30 anni.
Si conferma il questo modo il decreto presidenziale firmato nel 1982 dal presidente Sandro Pertini, come da tempo chiedeva il Comune di Canazei. La decisione annulla quindi l'accordo stipulato nel 2002 dai governatori del Veneto, Galan, e del Trentino, Dellai.
Le reazioni
Le prime proteste arrivano dal Bellunese, territorio già ferito dal passaggio di Sappada al Friuli Venzia Giulia avvenuto lo scorso novembre. L'Agenzia del territorio non cambia così solo i confini da un punto di vista geografico. La decisione presa a Roma ha ripercussioni sull'economia: dagli impianti all'offerta turistica, passando per lo sfruttamento del ghiacciaio.
Il commento di Zaia
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha espresso tutto il suo rancoro per la decisione romana. "Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le nostre unghie. Difenderemo quel confine, nel senso che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono del Veneto. Si tratta di un dibattito che va avanti da decenni e vogliamo entrare nel vivo con la convinzione di avere una proposta alternativa.
Questa è una partita che si potrebbe risolvere con il buon senso, ma mi sembra di capire che il buon senso è stato affidato ai legali, allora continueremo con i legali. Questa è una partita che eredito; se fosse iniziata con noi sarebbe già conclusa perché avremmo trovato un accordo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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