Progettavano un attentato alla Torre di Pisa, ma stavano anche valutando la possibilità di seminare siringhe infettate dall'Aids sulle spiagge riminesi. È il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, in videoconferenza a Milano, a svelare quali erano i piani di Cosa Nostra dopo la strage di Capaci.
Brusca è stato sentito nell'ambito del processo a Filippo Marcello Tutino, considerato il basista
della strage di via Palestro e ha spiegato come Cosa Nostra pensasse a un cambio di strategia. Nel mirino non più le istituzioni, ma il patrimonio artistico italiano. E dunque le spiagge e i grandi monumenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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