Il piano di Cosa Nostra: "Seminare siringhe infette in spiaggia a Rimini"

Dopo la strage di Capaci, il gruppo pensava a colpire il patrimonio artistico italiano. Nel mirino anche la torre di Pisa

Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca
Il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca

Progettavano un attentato alla Torre di Pisa, ma stavano anche valutando la possibilità di seminare siringhe infettate dall'Aids sulle spiagge riminesi. È il collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, in videoconferenza a Milano, a svelare quali erano i piani di Cosa Nostra dopo la strage di Capaci.

Brusca è stato sentito nell'ambito del processo a Filippo Marcello Tutino, considerato il basista

della strage di via Palestro e ha spiegato come Cosa Nostra pensasse a un cambio di strategia. Nel mirino non più le istituzioni, ma il patrimonio artistico italiano. E dunque le spiagge e i grandi monumenti.

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