"Mio figlio ha sbagliato. Ma non è un assassino e io voglio dimostrarlo". A parlare è Fabrizio Natale, padre di Gabriel, il 18enne americano accusato di aver ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega insieme all'amico Lee Finnegan Elder.
"Mi ha giurato di non sapere che l'altro ragazzo aveva un coltello. Pensava di dover effettuare uno scambio come gli era stato chiesto e così avrebbero avuto indietro i soldi", ha spiegato l'uomo al Corriere. Poi l'aggressione e la fuga in hotel. "Lui non sapeva che quell'uomo fosse un carabiniere, mi ha assicurato di non aver capito che era morto". "Chiedo che sia fatta chiarezza su tutti i punti oscuri", ha aggiunto l'uomo, spiegando anche di non aver intenzione di incontrare la famiglia del carabiniere morto perché "Nulla può cambiare una tragedia simile. Non credo che le mie parole siano utili per loro".
Fabrizio Natale ha poi raccontato le sue origini italiane ("I miei genitori vivono a Fregene") e di come ogni anno la famiglia venga in Italia in vacanza. "Quella sera ero a Fregene. Gabriel mi aveva detto che un suo amico con cui aveva studiato al liceo era arrivato a Roma. Si erano parlati attraverso i social e si erano dati appuntamento per vedersi. Mio fratello lo ha accompagnato".
Poi l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. "Lo abbiamo saputo dalla televisione - ha spiegato l'uomo -. I miei genitori hanno visto il tg, c'era la foto di Gabriel. Mio fratello è andato di corsa all'albergo e poi ha saputo che era stato arrestato". "In carcere piangeva disperato. Ha fatto un errore grave, ma qui stiamo parlando di omicidio. E lui non ha ucciso".
Fabrizio Natale ha anche spiegato di non conoscere "l'altro ragazzo (Elder Finnegan Lee, ndr), non l'ho mai visto. Io posso dire che lui e mio figlio non si frequentavano negli Stati Uniti, si sono ritrovati a Roma per caso.
Gabriel mi ha detto che lui voleva soltanto fare lo scambio e recuperare i soldi e io gli credo. Questa tragedia ci ha sconvolti, ha stravolto le nostre vite. Ma noi lotteremo insieme a Gabriel per arrivare alla verità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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