Tira un clima di tempesta in Vaticano, dopo la cacciata del cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller dalla Congregazione della dottrina per la Fede. Molti, soprattutto tra coloro che si oppongono alle aperture di papa Francesco, hanno letto la rimozione del porporato tedesco come una vera e propria epurazione ai danni della frangia conservatrice della Chiesa. E ora lo stesso cardinale, in un'intervista al quotidiano tedesco Passauer Neue Presse, rilancia questa ipotesi.
L'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede ha infatti parlato di un trattamento "inacettabile": "Non posso accettare questo modo di fare le cose". E ancora: "Come vescovo, il Papa non può trattare le persone in questo modo".
È dall'elezione di papa Francesco che si registrano tensioni con Müller. Nel 2015 il cardinale firmò una lettera in cui venivano espresse preoccupazioni sulle procedure del Sinodo dei vescovi sulla famiglia e, soprattutto, sul testo che era stato elaborato "configurato per facilitare risultati predeterminati su importanti questioni controverse".
E Müller striglia il
Papa anche su uno dei temi più cari al pontefice, quello della giustizia sociale: "Anche l'insegnamento sociale della Chiesa dev' essere applicato al modo in cui i lavoratori vengono trattati qui in Vaticano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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