Il caldo non concederà tregua neanche nel fine settimana, anzi: si assisterà probabilmente alla caduta di alcuni record storici per il mese di giugno se verranno confermate le previsioni degli esperti. L'anticiclone africano Caronte, infatti, toccherà il suo apice tra questo fine settimana e i prossimi giorni con temperature massime impressionanti per essere a fine giugno e che sarebbero state anomale anche a luglio e agosto. I modelli matematici indicano punte fino a 45°C all'ombra sulle zone interne del Sud in particolar modo di Sicilia e Puglia.
L'afa di sabato e domenica
Non andrà certamente meglio al Centro-Nord dove i 40°C saranno "di casa" tra sabato e domenica. Al caldo record si sommerà l'aumento dell'umidità che darà notevoli sensazioni di disagio fisico. A parte alcuni temporali, anche forti, sulle regioni settentrionali nelle prossime ore, l'escalation dell'aumento termico sarà inarrestabile con altri 5-6 gradi in più rispetto ai valori, già alti, degli ultimi giorni. Ci aspetta un week-end da piena estate con cieli ovunque sereni o velati, lattiginosi, per nubi alte e sottili nord africane e uno piccolo strato di sabbia tipico delle avvezioni calde di questo tipo.
Si teme la persistenza
Il caldo folle, però, non terminerà con domenica: gli esperti meteorologi prevedono una situazione sostanzialmente bloccata, di stallo, almeno per gran parte (se non tutta) della settimana prossima. Si tratterebbe di un'intensità e una durata da record dal momento che si arriverebbe ad almeno 15 giorni in presenza di Caronte e di temperature superiori anche di 8°C rispetto alle medie climatiche della prima settimana di luglio in Italia. Questo significa che il 40°C sarebbero toccati quasi quotidianamente in Val Padana, su alcune aree del Centro (specie Toscana e Lazio) e sulle zone interne di Sardegna e Sicilia. I 35°C, altro valore notevole, sarebbero raggiunti quasi ovunque per l'intera settimana dal 27 giugno al 3 luglio. Si rischia, insomma, un remake della terribile estate 2003 che rimane la più calda del nuovo Millennio.
Siccità in aumento
I temporali delle prossime ore attesi al Nord, brevi e localizzati, non attenueranno di certo la siccità che ormai affligge tre quarti d'Italia come abbiamo visto sul Giornale.it: almeno per i prossimi 10 giorni, la situazione meteo sul Mediterraneo non dovrebbe subìre cambiamenti con giornate che sembreranno ripetersi in fotocopia. Il caldo non darà tregua nemmeno di notte dove, se comunque le temperature subiranno fisiologiche flessioni, saranno l'umidità e la stagnazione dell'aria a contribuire a rendere il clima molto afoso. Nell'immediato, però, la vera emergenza è la mancanza d'acqua: tutta la politica è al lavoro per trovare quanto prima una o più soluzioni.
"Stiamo lavorando a un coordinamento per agevolare l'adozione dello stato di emergenza, misura che va oltre l'agricoltura e coinvolge anche altre attività economiche oltre che la popolazione", ha affermato a IlSole24Ore ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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