Casalesi, arrestate le donne di Zagaria: gestivano soldi e stipendi del clan

Devono rispondere di ricettazione aggravata dalla finalità mafiosa

Casalesi, arrestate le donne di Zagaria: gestivano soldi e stipendi del clan

La contabilità del clan dei Casalesi era affidata alle donne. Sono loro che avevano il compito di incassare i proventi dell'organizzazione criminale, derivanti dall'attività di spaccio della droga ed estorsione, e ripartire i soldi tra gli affiliati. L'incarico era stato assegnato Beatrice Zagaria, la sorella del superboss Michele, che aveva la supervisione sull'intero settore e alle tre cognate: Francesca Linetti, moglie di Pasquale (in carcere); Tiziana Piccolo, la consorte di Carmine (sorvegliato speciale); e Patrizia Martino, che ha sposato Antonio (in carcere).

Il blitz degli uomini della Dia è scattato all'alba. Per per quattro donne del clan l'accusa è di ricettazione aggravata dalla finalità mafiosa.

Il boss Zagaria

Il superboss è stato protagonista, poche settimane fa, di un gesto eclatante nel corso di un'udienza in un processo che lo vede imputato.

Il superboss ha contestato la sceneggiatura della fiction Rai "Sotto copertura", che racconta la sua latitanza e il suo arresto, ritenendola non corrispondente a quanto realmente accaduto, arrotolandosi al collo il filo del telefono, utilizzato per parlare con giudici e magistrati, e simulando un'impiccagione.

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