Gli abusi e le molestie andavano avanti da anni e le vittime erano due fratelli di 11 e 12 anni, attirati nella trappola di un 57enne. L’uomo, che abita nello stesso condominio dei bambini, è stato arrestato dai carabinieri di Caserta, con l’accusa di violenza sessuale. Il pedofilo attirava i minorenni nel suo appartamento promettendo loro giocattoli e altri regali. La vicenda sarebbe andata avanti per anni, fino a quando il fratello più piccolo non ha avuto il coraggio di denunciare i soprusi subiti ai suoi genitori, violenze che poi sono state confermate anche dall’altro bambino.
Le indagini dei carabinieri erano partite un mese fa, quando la madre dei piccoli si era presentata in caserma per denunciare ai carabinieri quello che le avevano confidato i suoi due figli. I fratelli avevano raccontato che un vicino di casa, approfittando dei momenti in cui erano da soli, li attivata a casa sua, facendogli vedere giochi e dando loro da mangiare dolciumi e caramelle. L’ultimo episodio ha riguardato proprio il bambino di 11 anni, che stanco delle violenze sessuali a cui era sottoposto è riuscito a scappare, convincendo il fratello più grande a parlarne con i genitori.
Dal racconto è emerso che il pedofilo aveva adescato anche una terza vittima, un altro minorenne che vive nel palazzo. Il modus operandi dell’uomo era sempre lo stesso: aspettava il momento opportuno, quando i piccoli erano soli e li invitava nella sua stanza, per molestarli e violentarli. Un mese fa il padre di una 13enne di Sessa Aurunca, sempre nel Casertano, è stato arrestato per aver abusato sessualmente della figlia minorenne di 13 anni. L’indagine, avviata qualche mese fa dalle forze dell’ordine, ha tratto origine dalla querela sporta dalla madre della vittima, nonché ex moglie dell’indagato, insospettitasi per i frequenti attacchi di panico che la figlia aveva improvvisamente cominciato a manifestare al ritorno dalle vacanze trascorse con il padre, motivo per il quale la ragazza era stata costretta, in più occasioni, a ricorrere alle cure del pronto soccorso e a intraprendere un percorso psicologico.
Le ricerche dei carabinieri, che si sono avvalsi principalmente delle testimonianze della vittima e delle persone ad essa vicine, hanno
consentito di accertare un quadro di quotidiane violenze sessuali perpetrate dall’uomo nei confronti della figlia, per circa un mese. L’orco, ha raccontato la 13enne, la palpeggiava con insistenza nelle parti intime.
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