Caserta, picchia e abbandona in autostrada moglie e figlia

È caccia all'uomo iraniano che ha abbandonato i familiari in un'area di servizio sulla A1

Caserta, picchia e abbandona in autostrada moglie e figlia

Ha prima percosso la moglie di 37 anni e poi ha abbondonato lei e la figlia di 8 anni in autostrada. È caccia all'uomo di origini iraniane che ha lasciato i familiari nell'area di servizio San Nicola, ubicata sull'A1 nei pressi del comune di San Nicola la Strada.

I fatti sono accaduti nel primo pomeriggio di giovedì 6 febbraio quando una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord è stata allertata e successivamente ha soccorso una donna, anche lei di origini iranianie, in compagnia della figlia. Una volta arrivati presso la stazione di servizio gli agenti hanno ascoltato il racconto della donna che ha raccontato loro che, dopo un violento diverbio avuto con il proprio marito, sono state percosse dall'uomo e poi scaraventate fuori dall'automobile, una Renault, a bordo della quale l'iraniano si è dato alla fuga.

Non si trattava di un gesto isolato. La donna, difatti, una volta in compagnia delle forze dell'ordine ha potuto finalmente raccontare uno spaccato di vita familiare fatta di violenza e vessazioni commesse dall'uomo nei confronti della 37enne e delle due figlie, di 8 e 15 anni. Le violenza perduravano da qualche tempo e la donna era stata costretta a sottoporsi a cure mediche presso strutture ospedaliere per le lesioni riportate, ma aveva deciso di non sporgere denuncia nei confronti del suo aguzzino per paura di ripercussioni nei suoi confronti e nei confronti delle proprie figlie.

I poliziotti hanno trovato conferme al racconto della moglie e così, d’intesa con l’autorità giudiziaria competente, è stato attivato il nuovo codice rosso antiviolenza e, coordinati con il personale dei servizi sociali del comune di San Nicola la Strada, è stata prelevata dal domicilio anche l’altra figlia minore e tutte insieme sono la donna e le due minori sono state accompagnate presso una comunità. L'uomo, invece, è tuttora irreperibile.

Ad agosto è entrata in vigore la Legge 19 luglio 2019, n. 69, conosciuta come Codice Rosso, che ha modificato il Codice penale, il Codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica, con l’obiettivo di combattere la violenza sulle donne.

Tra le principali novità previste dalla normativa è che in caso di maltrattamenti contro familiari o conviventi, la reclusione per il colpevole del reato passi dagli attuali 24-72 mesi ad un periodo tra i 3 e i sette anni.

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