Caso David Rossi, ora spunta un testimone non verbalizzato

Nel corso della conferenza stampa sul caso David Rossi, l'onorevole Rizzetto parla di una testimonianza non verbalizzata. La Orlandi: "Non erano visioni"

Caso David Rossi, ora spunta un testimone non verbalizzato

I familiari di David Rossi, l'onorevole Walter Rizzetto di Fratelli d'Italia e l'avvocato Carmelo Miceli (che è anche un parlamentare del Pd) non mollano: questa mattina, presso la Camera dei deputati, si è tenuta una conferenza stampa che è stata convocato dopo l'audizione del colonnello Aglieco in commissione d'inchiesta. E tra i vari punti toccati ce n'è uno che riguarda una presunta non verbalizzazione legata ad un testimone.

L'audizione di Aglieco, come rimarcato da Carolina Orlandi in questa intervista rilasciata ad IlGiornale.it, è destinata a far parlare di sé. Ma oggi è stato l'onorevole Rizzetto a comunicare un'ulteriore novità relativa al caso: "Abbiamo parlato con una persona, la cui testimonianza è ritenuta da noi molto affidabile, che colloca Davide Rossi in un vicolo tra le 15.30-16, il 6 marzo del 2013, giorno della sua morte. Rossi - ha detto Rizzetto, secondo quanto riportato dall'Ansa - camminava con un cappuccio. Questa persona, da buon cittadino, ha rilasciato una dichiarazione agli inquirenti, raccontando che Rossi stava parlando ma gli investigatori non hanno verbalizzato". E per l'onorevole di Fdi, questo sul testimone, è tutto fuorché un dettaglio.

La stessa figlia di David Rossi non ha usato troppi giri di parole nel corso dell'iniziativa: "Chiediamo verità e giustizia, che in un Paese sano sarebbero dovute arrivare da sole. Invece chiediamo che ci venga detto che cosa è successo quella sera". Carolina Orlandi ha aggiunto quanto segue: "Per tanti anni ci hanno dato delle visionarie, delle complottiste e oggi sappiamo che le nostre non erano visioni". La mattinata di oggi era attesa anche per capire quali sarebbero state le mosse dei familiari dopo le parole rilasciate da Aglieco. E l'attenzione sembra concentrarsi ora sulla presunta mancata verbalizzazione.

Presente alla conferenza stampa anche il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra: "Ieri, nell'Ufficio di presidenza, un gruppo parlamentare ha avanzato la richiesta di far partire un'attività istruttoria in Antimafia. Ci sono gli estremi perché questo avvenga".

Morra, come ripercorso dall'Adnkronos, ha assicurato che la commissione che presiede ci metterà del suo. Servirà quello che Morra ha chiamato "concerto" con la commissione d'inchiesta fortemente voluta da Rizzetto.

Circola comunque "felicità" per la riapertura delle indagini da parte della Procura di Genova.

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