Datori di lavoro, attenzione: se uno dei vostri dipendenti denuncia presunti illeciti commessi dall'azienda, non potrete licenziarlo. Lo ha stabilito la Cassazione, accogliendo il ricorso di lavoratore che, assieme ad altri cinque colleghi, aveva denunciato ai pm irregolarità che sarebbero state commesse dalla società per cui prestava servizio in relazione ad un appalto per la manuntenzione di semafori. Illeciti, tra l'altro, provati da documenti aziendali allegati all'esposto e di cui i superiori erano all'oscuro. L’azienda lo aveva quindi licenziato, sostenendo chemodo aveva diffamato la società.
Licenziamento annullato oggi dalla Suprema Corte: "Non costituisce giusta causa o giustificato motivo di licenziamento l’aver il dipendente reato noto all’autorità giudiziaria fatti di potenziale rilevanza penale accaduti presso l’azienda in cui lavora nè l’averlo fatto senza averne previamente informato i superiori gerarchici, sempre che non risulti il carattere calunnioso della denuncia o dell’esposto", si legge nella sentenza.
Tocca all'azienda, quindi, smentire il lavoratore o dimostrare "un intento calunnioso nel presentare una denuncia od
un esposto all’autorità giudiziaria". "Diversamente", aggiungono i giudici, "si correrebbe il rischio di scivolare verso non voluti, ma impliciti, riconoscimenti di una sorta di dovere di omertà"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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