Insieme in un sabato sera ordinario. Sono morti quasi tutti, dopo che un'ondata di fango e detriti ha travolto la casa dei Giordano, a Casteldaccia, a Palermo. Nonni, figli e nipoti, nella stessa dimora per passare qualche giorno insieme, forse approfittando delle festività di Ognissanti. Ma l'esondazione del fiume Milicia ha distrutto tutto, portandosi via anche nove persone della stessa famiglia.
L'unico sopravvissuto, Giuseppe Giordano, rimasto solo, con una figlia di 12 anni. In poche ore, l'uomo, ha perso tutto: la moglie di 32 anni, Stefania Catanzaro, il figlio adolescente, Federico, morto tentando di salvare la sorellina di un anno, Rachele, la sorella Monia, il nipotino Francesco e il padre di 65 anni, Antonino, deceduto insieme alla moglie, Matilde Comito. Tra i corpi ritrovati in queste ore dai soccorsi anche quello della 65enne Nunzia Flamia.
Il marito di Monia e il figlio di Nunzia, Luca Rughoo, sono riusciti a evitare l'impatto con l'acqua e il fango perché usciti di casa per andare a comprare dei dolci, in paese. Tutti vivi per caso.
Intanto, secondo quanto riportato da Repubblica, si sarebbero registrati momenti di tensione alla camera mortuaria tra i parenti e i Vigili del Fuoco, accusati di essere arrivati troppo tardi. Per un amico di famiglia, infatti, i soccorsi avrebbero impiegato "almeno due ore e mezza" in più del normale.
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