Catania, rapina e pugni in faccia a una ragazza: fermati clandestini

I due nordafricani, entrambi senza fissa dimora e con una lunga lista di precedenti di polizia alle spalle, sono irregolari sul territorio nazionale. Uno dei due era stato fermato con l’accusa di lesioni personali solo la settimana prima e subito rilasciato

Catania, rapina e pugni in faccia a una ragazza: fermati clandestini

Aggrediti e rapinati a Catania da una coppia di balordi nordafricani, due giovani italiani sono riusciti con la loro testimonianza a renderne possibile la cattura.

Il fatto è avvenuto nella mattinata di ieri intorno alle 7, quando una ragazza, visibilmente scossa e col volto tumefatto, ha chiesto aiuto al personale Atm in piazza della Repubblica. Poco prima, infatti, lei ed un amico erano stati attaccati e rapinati da due magrebini, che si trovavano ancora nelle vicinanze. I malviventi avevano sottratto loro degli indumenti, dopo di che, per assicurarsi che le vittime non prendessero contatto con le forze dell’ordine, avevano usato violenza sulla donna. Questa, colpita con un pugno in pieno volto, era stata addirittura minacciata di morte da uno dei due stranieri nel caso in cui avesse tentato di chiedere aiuto.

Sul posto si è in breve presentata una pattuglia della polizia di Stato, che si è occupata di raccogliere le testimonianze delle due vittime, ancora visibilmente sotto choc per l’accaduto. Grazie alla accurata descrizione dei due magrebini da loro fornita, gli uomini in divisa sono riusciti ad individuare i responsabili in via Monsignor Ventimiglia.

Sprovvisti di documenti, i nordafricani sono stati fatti salire sulla volante e quindi condotti presso gli uffici della questura di Catania per le consuete operazioni di identificazione. Si tratta del 24enne Hasan Hazarim e del 28enne Jawad Hadire, entrambi senza fissa dimora, clandestini e con una lunga lista di precedenti alle spalle. Tra l’altro proprio il primo dei due era stato fermato appena una settimana prima con l’accusa di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Due personaggi, dunque, ben noti alle forze dell’ordine, ma comunque liberi di continuare a delinquere per le vie di Catania.

Identificati dalle due vittime

dell’aggressione, i nordafricani, incriminati per minacce aggravate e rapina in concorso, sono finiti dietro le sbarre della Casa circondariale Piazza Lanza, dove si trovano tuttora in attesa dell’udienza di convalida.

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