Schiaffi e spintoni contro la madre. Un uomo di 47 anni di Riposto, in provincia di Catania, è stato arrestato e posto ai domiciliari: è accusato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, commessi ai danni della madre, di 84 anni. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati catanesi qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno evidenziato come l'anziana abbia dovuto patire dal gennaio 2019 a oggi ogni sorta di vessazione psicofisica da parte del figlio. L'uomo, dipendente da sostanze alcoliche, vessava giornalmente l'anziana madre con violenza e minacce per ottenere il denaro necessario per l'acquisto di bevande alcoliche. Spesso non esitava a minacciarla anche di morte e a sottoporla ad atti di violenza fisica, quali spintoni e schiaffi. L'uomo era solito distruggere, durante le violente liti, gli arredi di casa. In diverse occasioni la donna si è dovuta rifugiare presso vicini di casa, fino a quando non ha trovato il coraggio di denunciare il figlio ai carabinieri i quali, già intervenuti in casa della vittima per scongiurare l'ennesima aggressione, hanno acquisito tutti gli elementi utili per richiedere e ottenere la misura cautelare.
Ma non è stato l'unico caso perché a pochi chilometri da Riposto, un altro figlio si è scagliato contro i propri genitori. Un uomo di 39 anni di Acireale è indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, commessi ai danni del padre, di 69 anni. Secondo il racconto della vittima l'uomo era solito picchiare più volte il padre e a minacciare la madre ammalata di 73 anni. Il tutto per ottenere soldi dopo che aveva perso il lavoro e aveva avuto problemi coniugali. Un crollo finanziario che lo aveva costretto a tornare a vivere con i genitori. Gli investigatori descrivono il figlio come persona "dal carattere estremamente irascibile che non perdeva occasione per prendersela col padre, il più delle volte accampando pretesti alquanto banali, fino ad aggredirlo con calci e pugni".
Circostanze che hanno costretto l'uomo a presentare una prima querela contro il figlio, successivamente rimessa per volere della moglie. Il figlio ha continuato a minacciare il padre: "se non è oggi, prima o poi ti ammazzo! Stai attento! Hai le ore e i minuti contati! - ha raccontato la vittima agli investigatori -. Ti fracasso la testa. Inutile che vai dai carabinieri, non vedi che nessuno ti ascolta e ti dà aiuto? Nessuno ti può salvare". L'anziano, solo in occasione degli ultimi due episodi di violenza subiti nei mesi di marzo e aprile, è stato costretto a ricorrere alla cure dei medici dell'ospedale di Acireale che hanno riscontrato e refertato la situazione clinica della vittima.
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