Centaurus: quali sono i punti di forza del nuovo Covid

Una sottovariante di Omicron 5, ribattezzatta Centaurus, si è già largamente diffusa in India e in molti altri Paesi: ecco le sue caratteristiche e perché non serve fare allarmismi

Centaurus: quali sono i punti di forza del nuovo Covid

L'ultimo report del nostro Istituto Superiore di Sanità è della settimana scorsa e sottolinea la netta prevalenza di Omicron 5 (BA.5) sul nostro Paese, con una proporzione di casi superiore all'81%, in riduzione invece la precedente sottovariante Omicron 2. Ma lo sguardo è rivolto all'India, nazione in cui si è diffusa rapidamente Centaurus, anch'essa un sottovariante di Omicron ma con una capacità di diffusione molto elevata e con alcune mutazioni che gli esperti stanno attenzionando.

I punti di forza

L'ultima "copia" del vecchio Covid a cui è stato attribuito il nome di una creatura della mitologia greca sembra ricalcare le orme di "velocità" di diffusione a cui siamo ormai abituati ma in modo ancora più efficace: i primi dati indicano una capacità infettiva di 13 volte maggiore e più o meno la stessa capacità si sfuggire agli anticorpi. La preoccupazione, semmai, è la capacità di aver sostituito la variante precedente che ha avuto in India e l'estensione che si sta verificando in numerosi paesi, dagli Stati Uniti al Regno Unito. In ogni caso, gli esperti non creano allarmismi e sottolineano che gli attuali vaccini riuscirebbero a coprire anche le elevate mutazioni che presenta.

"Ecco la sua capacità"

"Abbiamo capito che la forza che esso ha è la capacità di modificarsi, perché nella propria pressione evolutiva sfrutta il principio darwiniano 'del caso e della necessità'", ha spiegato a Repubblica il prof. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano. Da qui la previsione che con l'inizio dell'autunno potrà diffondersi anche in Italia con una nuova ondata pandemica. "Centaurus arriverà a settembre". Per quel che si sa fino a oggi, la nuova variante avrebbe maggiori capacità di legarsi ai recettori Ace2 che consentono l'ingresso nelle cellule del nostro organismo. Non è stata notata, però, nessuna maggiore capacità di provocare forme gravi della malattia. Come sta accadendo adesso, sono possibili reinfezioni ma con pochi e scarsi sintomi. "Tuttavia non dobbiamo pensare al Covid come a qualcosa da non riuscire a gestire - conclude Pregliasco -. Queste onde di contagio diventeranno tollerabili come quelle del virus influenzale, che ogni anno muta e comunque, grazie ai vaccini, è gestibile".

"Nessun allarme"

"La ribattezzata 'Centaurus' è più contagiosa ma non ha maggiore letalità, i dati ci dicono che la vaccinazione copre le forme più gravi di malattia", ha affermato all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Anche il professore ribadisce la maggiore diffusività di questa variante come sottolinea anche Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute e docente di Igiene all'Università Cattolica. "Centaurus sembra essere più contagiosa. Ma per confermarlo servono dati, non possiamo ancora dire nulla. Dobbiamo aspettare e valutare, sia per la diffusività sia per l'impatto".

"Minor impatto patogeno"

A spegnere gli allarmisti ci ha pensato anche l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud-Italia della Fondazione per la medicina personalizzata, intervenuto in merito al monitoraggio della varianti operatato dell'Iss. "Quest'ultima variante ha, rispetto alle originarie, un minore impatto patogeno", ha dichiarato all'AdnKronos. Non bisogna abbassare la guardia, però: i fragili e gli anziani vanno sempre protetti e il vaccino che sarà pronto in autunno promette di coprire anche le varianti e sottovarianti di Omicron, sarà ancora più efficace.

"Vediamo fra 10 giorni"

Tra una decina di giorni, infine, potremo saperne di più secondo il parere del prof. Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa oltre a essere il vicepresidente della Società italiana di microbiologia. "Tra 10 giorni sapremo se la sottovariante di Omicron 2 BA.2.

75 (Centaurus, ndr) stia davvero penetrando sul territorio e se avrà la forza di scalzare BA.5 (Omicron 5, ndr) - ha affermato a Repubblica - E non è detto. Al momento Centaurus non sembra in grado di sopraffare BA.5".

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