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Centinaia di profughi accampati alla stazione di Milano

I volontari di alcune associazioni danno da mangiare ai migranti nell'atrio centrale, davanti a tutti i turisti in arrivo per Expo

Centinaia di profughi accampati alla stazione di Milano

Chi sta gestendo l'emergenza migranti dovrebbe farsi un giro alla stazione di Milano. Basta scendere dal treno e dirigersi verso l'atrio principale, scendendo le scale che portano all'ingresso della metro. Quello che attira l'attenzione non è la bella architettura della stazione, ma la massa di profughi che bivacca sui gradini della scalinata.

Milano, così come tutto il Nord, sta subendo l'andata di sbarchi che negli ultimi mesi ha interessato l'Italia. Ma la mancanza di fondi e di strutture adeguate finisce per portare alla stazione centrale tutti gli immigrati che transitano dalla Lombardia per andare chissà dove. Dormono sulle panchine all'interno, ed ora che fa caldo anche sui giardinetti all'esterno. Poi la colazione, il pranzo è la cena li consumano nell'atrio centrale. I pasti vengono serviti dalle associazioni che si sono fatte carico di dar da mangiare ai migranti: per frutta oggi è stata consegnata mezza banana a testa.

La minaccia di Maroni e le richieste di Zaia per fermare l'ondata di profughi verso il Nord - se si è passati una volta dalla stazione di Milano - sembrano allora avere un senso. Ed è assurdo che la città che deve presentarsi al mondo con l'Expo riservi ai turisti questo desolante biglietto da visita. Non solo, perché sono ingenti anche i rischi sanitari: oggi è scattato un nuovo allarme scabbia e la Croce Rossa ha costituito un presidio d'emergenza nelle vicinanze.

"Non si può riprendere qui, scatterà la denuncia", ci dice una

volontaria. Come se evitare di mostrare in video il disordine e lo sporco della stazione possa cambiare le cose. Il visitatore che deve andare all'Expo lo vedrà lo stesso. E se lo porterà dietro come un (brutto) ricordo di Milano.

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