Puntale come la morte – raffigurata anche nella vignetta che già sta facendo discutere – Charlie Hedbo torna a scherzare sulla pelle delle nostre vittime. “La neve è arrivata ma non per tutti” – si legge nel nuovo schizzo realizzato dal noto settimanale francese. L’illustrazione raffigura la morte stilizzata, con sci ai piedi ed iconica falce sotto braccio, mentre cavalca una slavina che travolge il paesaggio.
Il riferimento alla valanga di neve che ha investito e sommerso l’Hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara, è evidente. La vignetta arriva – proprio come un pugno nelle stomaco – in queste ore difficili in cui i nostri soccorritori sono ancora impegnati nelle estenuanti manovre di ricerca e salvataggio dei dispersi. Per ora all’appello di chi ce l’ha fatta mancano ancora una quindicina di persone.
“L’ennesima vergogna”, commenta il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi a IlGiornale. Il primo cittadino d’Amatrice – voce e simbolo di tutti i sindaci in trincea in questa stagione così dolorosa per il Centro Italia – a settembre scorso aveva già depositato presso la procura del Tribunale di Rieti una denuncia-querela per diffamazione aggravata contro il periodico francese reo d’aver paragonato le vittime del sisma di agosto a “penne al sugo di pomodoro, penne gratinate e lasagne”. All’epoca quel disegno fece così scalpore che persino l’Ambasciata di Francia in Italia prese le distanze dai vignettisti che – però – alle accuse risposero con una nuova illustrazione choc dal titolo: “Italiani, non è Charlie Hedbo che costruisce le vostre case, ma la mafia”.
La misura è ormai colma. Cosa fare di fronte alla resilienza del cattivo gusto? Un’altra denuncia? Ripagare Charlie con la stessa moneta come fece IlTempo che si prese beffa dei provocatori con una provocazione degna di loro? Pirozzi stupisce tutti e lancia un’altra idea. Il sindaco di Amatrice, dalle colonne del nostro giornale, ha rivolto un appello a tutti i vignettisti d’Italia: “Rispondiamo a questa macabra provocazione con la vita”. “Sarebbe bello – ha spiegato Pirozzi – realizzare una contro-vignetta che raffiguri le persone messe in salvo dai nostri soccorritori perché noi siamo il popolo della vita”.
Ed
è proprio così. La miglior risposta che si possa dare è racchiusa nelle immagini diffuse oggi dai Vigili del Fuoco che – a distanza di giorni dal disastro - hanno estratto dall’oblio del ghiaccio una mamma con suo figlio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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