Dallo scorso dicembre il suo ristorante era in testa alle classifiche mondiali, considerato il migliore in assoluto. Ma il 44enne pluri-stellato Benoit Violier non ha goduto a lungo di questo successo meritato. Il corpo dello chef è stato trovato senza vita ieri, non lontano dalla sua casa di Losanna.
Una morte che al momento nessuno riesce a spiegarsi e che parrebbe un suicidio, dovuto a un colpo di arma da fuoco esploso dallo stesso Violier, che nel 2015 era stato nominato Chef dell'anno dalla Guida Gault & Millau. Soltanto sei mesi fa era morto anche Philippe Rochar, mentore di Violier, che lo aveva preceduto ai fornelli del Ristorante de l'Hotel de Ville di Crissier.
Non è chiaro cosa abbia spinto lo chef a quel gesto, ma non sono in pochi a pensare che lo stress di un lavoro come il suo abbia potuto non poco. "Il nostro non è un mestiere facile - ha spiegato al Giorno Carlo Cracco -. Hai a che fare con il pubblico e quindi sei continuamente sottoposto a un giudizio, che può essere negativo o positivo, ma resta comunque un giudizio che bene o male devi affrontare. Non è semplice gestire queste emozioni".
Per
Cracco è sottilissimo il confine che divide chi ottiene un posto sulla Guida Michelin e chi si ritrova invece tra i bocciati. "La apri con il cuore", racconta al quotidiano. E un "no" può mettere a rischio un'intera attività.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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