Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre è venuto a mancare Francesco Valdiserri, ragazzo di soli 18 anni, investito da un'automobile mentre camminava sul marciapiede della Cristoforo Colombo, a Roma. Una tragedia, per certi versi, simile a quanto accaduto a Gaia e Camilla, le due ragazze travolte il 22 dicembre 2019 su corso Francia, sempre nella Capitale, dal Suv guidato da Pietro Genovese.
"Quando ho sentito la notizia del ragazzo ucciso sul marciapiede - racconta su La Stampa Gabriella Saracino, mamma di Gaia - mi è mancata la terra sotto i piedi. Mi sono sentita nella pelle di sua madre che, come me, ha dovuto affrontare il dolore più grande che possa accadere. Quello di sopravvivere a un figlio. In un attimo scompare dall'orizzonte ogni scopo della vita". Continua spiegando: "Ero passata da corso Francia intasato per l'incidente, ignara che sull'asfalto ci fosse mia figlia. Quando l'ho capito, la mia vita è finita".Un dolore incolmabile che il tempo non è in grado né di guarire, né di lenire. Ma che al contrario fa fare pensieri mossi da un profondissimo tormento: "A volte penso che l'unica cosa che vorrei è raggiungere mia figlia. Perché il senso di vuoto ti divora al punto che non hai più obiettivi nella vita, non hai più futuro", continua Gabriella Saracino.
L'unica cosa che la fa tenere duro, però, è "il dovere di lottare affinché si inaspriscano le pene per l'omicidio stradale". Da qui, riprende quanto accaduto a sua figlia: "Non è possibile che giovani alla guida ubriachi o fatti di droga uccidano qualcuno e poi non facciano neppure un giorno di carcere. Non è giusto. Se non si agisce in modo deciso assisteremo ad una guerra senza fine. Occorre invertire la rotta". Quando Genovese investì Gaia e Camilla risultò positivo all'alcol test.
Per cambiare rotta, secondo la mamma di Gaia, è necessario sensibilizzare l'opinione pubblica e la classe politica su questa emergenza. Negli ultimi 5 anni ci sono stati 2837 incidenti mortali, con 2932 decessi. Sono stati, invece, 306.746 gli incidenti con feriti. Nello stesso periodo i pedoni deceduti sono stati 1014. Si dice pronta a chiedere un incontro alla futura Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere "pene più severe e soprattutto più certe". Spesso gli automobilisti risultano positivi al consumo di alcol e droga. "In queste condizioni il piede preme più forte sull'acceleratore e vittime innocenti cadono come birilli. Il ragazzo di ieri notte, Francesco, era addirittura sul marciapiede. Ormai non si è più sicuri da nessuna parte". Il prossimo 20 novembre diversi genitori di vittime su strada verranno ricevuti dal Papa. La speranza di Gabriella Saracino è che questa possa essere una speranza per far riflettere le istituzioni.
Infine, conclude, sulle storture della giustizia italiana.
A chi la intervista, chiede: "Mi scusi, ma le pare giusto che Pietro Genovese in primo grado, con il rito abbreviato, sia stato condannato a 8 anni per due vite spezzate, e poi in appello abbia addirittura patteggiato 5 anni e 4 mesi?". Senza dimenticare che Genovese ha scontato la sua pena ai domiciliari a casa sua e soprattutto che dal luglio 2021 è un uomo libero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.