Cie Roma, gli immigrati sospendono la protesta. E scrivono al Papa

Ma per il direttore del Cie sono ancora due gli immigrati con la bocca cucita

Cie Roma, gli immigrati sospendono la protesta. E scrivono al Papa

La protesta degli immigrati al Cie di Ponte Galeria, a Roma, è stata sospesa. Sia gli ultimi due immigrati che tenevano le bocche cucite sia i circa venti che attuavano lo sciopero della fame hanno interrotto la loro protesta. Tuttavia, per il direttore del Cie, Vincenzo Lutrelli, due degli immigrati rinchiusi nel Centro identificazione ed espulsione (Cie) di Ponte Galeria a Roma hanno ancora la bocca cucita. Gli ospiti del Cie hanno scritto una lettera a Papa Francesco, missiva che è stata consegnata ieri al direttore della Caritas diocesana don Emanuele Giannone.

E proprio ieri il Pontefice ha rivolto un pensiero ai migranti, si è scagliato contro la tratta di esseri umani e ha lanciato l'appello affinché non ci siano più guerre nel mondo, non ci siano più stragi come quella recente di Lampedusa.

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