Nessuno crede alle scuse vendute dai francesi. La prefettura del Dipartimento delle Alte Alpi ammette lo sconfinamento di alcuni agenti della gendarmerie ma dice che i militari sarebbero arrivati nella zona di Claviere, dove hanno fatto scendere due africani da un veicolo, per "errore". Una scusa che già Matteo Salvini ha bollato come "vomitevole" e che ora anche la polizia italiana respinge al mittente. "È di tutta evidenza - tuona il segretario provinciale del Siap, Pietro Di Lorenzo - che la toppa ufficiale del governo francese alla sconfinamento in Italia è ancora peggio del buco".
Ieri sera, al termine di una giornata infuocata, le autorità francesi hanno ammesso l'ennesimo sconfinamento sul territorio italiano per riversare immigrati clandestini che non volevano, ma prova a derubricarlo a "deplorevole errore" di militari inesperti che "avevano una scarsa conoscenza del luogo". Scuse a cui nessuno sembra credere. Non certo il sindacato di polizia che ha ribattutto, punto per punto, smontando la nota della prefettura del Dipartimento delle Alte Alpi. "Nemmeno un bambino può credere che due poliziotti francesi abbiano percorso diversi chilometri in uno Stato estero senza accorgersene - ha spiegato Di Lorenzo - ancor più scandalosa della menzogna è la modalità di scarico di esseri umani reietti dalla Francia, in zona disabitata e impervia, ad opera di chi indossa una divisa come la nostra".
Purtroppo gli agenti italiani non sono stupiti dal comportamento della gendarmerie a Claviere. Le vicende di Ventimiglia e i precedenti di Bardonecchia e del vicino confine hanno, infatti, dimostrato agli occhi di tutta l'Unione europea quali siano le politiche di Emmanuel Macron.
"La riteniamo una vergogna assoluta da parte di chi non ha pudore a impartire lezioni etiche e morali - tuonano dal Siap - siamo fieri e orgogliosi che i nostri colleghi, dalla Digos all'Ufficio immigrazione, dal reparto mobile alla polizia scientifica, che da mesi insieme al personale del Commissariato di Bardonecchia stanno operando tra mille difficoltà per contrastare i trafficanti di esseri umani, sappiano dimostrare ogni giorno come si coniughi sicurezza e umanità, soccorrendo sempre e comunque i migranti che tra quelle montagne rischiano la vita, come già accaduto, per inseguire il loro sogno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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