Sono 21 le persone arrestate questa notte a Roma con l'accusa di illecita commercializzazione di cocaina, detenzione, spaccio, estorsione, minacce, porto clandestino e ricettazione di armi da sparo.
Cinque sono state colte in flagranza di reato mentre per le altre 16 è scattata la custodia cautelare in carcere. Una di queste è una nipote di Federica Mogherini, l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Secondo quanto riportato nell'ordinanza, Gaia Mogherini, 28enne figlia di un fratellastro molto più grande dell'ex ministro degli Esteri, sarebbe "nullafacente e pregiudicata". La ragazza era già finita in manette nel 2016 con accuse simili. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma e condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Roma, ha riguardato due dei quartieri "bene" della Capitale, i Parioli e via Veneto.
In particolare, in due locali notturni della nota via uno degli indagati spacciava regolarmente cocaina. La filiera coinvolge anche altri quartieri come San Giovanni, Anagnina e La Rustica, fino a zona Casilina. Seconco quanto ricostruito dai carabinieri, il gruppo non esitava a minacciare di morte i debitori o i loro stessi collaboratori pur di ottenere il pagamento della droga. A destare l'attenzione delle forze dell'ordine è la qualità della cocaina spacciata , pura al 97 per cento. Questo da pensare a che la droga arrivi in Italia da fonti esterni, senza poi essere rilavorata.
Arrestato anche il "ragioniere" dell'organizzazione, colui che teneva i conti e un altro uomo che si aggirava per le vie della Capitale con una pistola Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, caricatore inserito e cinque cartucce.
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