Non bastava la sanatoria a Bagheria. I grillini ci ricascano e dopo il condono approvato nella cittadina in provincia di Palermo, i 5 stelle ne varano un altro a Pomezia, in provincia di Roma. Un provvedimento con il quale i cittadini che hanno costruito abusivamente non si vedranno demolire nulla, grazie anche alla "sponda" della Regione Lazio guidata dal Pd Nicola Zingaretti. Ma c'è un fatto ancora più grave: le palazzine salvate dalla giunta di Pomezia sono state oggetto di uno "shopping immobiliare" del padre di un assessore grillino. Lo riporta Repubblica.
Pomezia, cittadina di 60 mila abitanti sul litorale romano, è stato uno dei primi Comuni italiani conquistati dal Movimento 5 Stelle (2013). Il sindaco, Fabio Fucci, era entrato nell'ufficio più importante del municipio con la patente di "incorruttibile" affibbiatagli da Salvatore Buzzi.
Qualche anno prima, a Pomezia erano stato realizzati alcuni edifici che dovevano avere non più di cinque piani, ma ne furono realizzati sette. Un allargamento ingiustificato che convinse il tribunale di Velletri ad aprire un fascicolo per abuso d'ufficio e falso.
Gli indagati? Tutti prosciolti per avvenuta prescrizione, ma quando il Tribunale chiese al Comune di Pomezia di procedere ugualmente per eliminare gli abusi, il Consiglio comunale - con apposita delibera - li sanò anche grazie al mancato intervento del commissario regionale "ad acta".
Sì, perché ormai era passato troppo il tempo e il commissario aveva deciso di lasciar perdere, consentendo ai proprietari degli immobili contestati di poter
lasciare tutto com'era. Tra i proprietari anche il padre dell'assessore all'urbanistica Lorenzo Sbizzera, che ha tratto indebito vantaggio da tutta la vicenda.Un conflitto di'interessi in salsa grillina.
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