Si sta concludendo una settimana infernale per i pendolari della tratta Piacenza-Milano. Tra guasti dei treni, scioperi, traffico bloccato, i pendolari hanno perso la speranza in un servizio che si sta dimostrando sempre più inefficiente.
Il primo disagio è di mercoledì. Il regiornale 10580, partito da Piacenza alle 7.28 e diretto a Milano Greco Pirelli, sarebbe dovuto arrivare a destinazione alle 9.14, ma qualcosa è andato storto. 100 metri dopo la stazione ferroviaria di Broni, il treno si è fermato. I macchinisti hanno tentato di "rianimarlo", ma non c'è stato nulla da fare. Nell'attesa di un rimorchio, arrivato alle 10.30 circa, i pendolari sono rimasti nelle carrozze al freddo, senza avere la possibilità di scendere dal mezzo.
I viaggiatori sono stati trascinati dal rimorchio in un'altra stazione ferroviaria e lì hanno dovuto attendere un secondo treno che li ha finalmente accompaganti a Milano. La mattinata da incubo si è conclusa alle 12 circa.
Ma le sorprese per i pendolari non finiscono qui. Venerdì, uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario, ha bloccato nuovamente la circolazione dei mezzi. I pendolari, avvertiti per tempo, sono riusciti ad organizzarsi, anche se in alcuni casi hanno sofferto comunque della mancaza del servizio che pensavo fosse garantito.
L'ultimo episodio si è registrato ieri. Il treno regionale 10582 sarebbe dovuto partire da Stradella alle 8.55, ma dopo ripetuti tentativi, il mezzo non è riuscito a muoversi di mezzo metro.
I pendolari esausti da questi continui guasti, hanno chiesto spiegazioni ai macchinisti e al controllore che non hanno saputo trovare risposte soddisfacenti.Questa settimana da incubo ha mostrato che il problema è da anni sempre il solito: manca la manutenzione a mezzi di trasporto troppo vecchi.
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