Sale vertiginosamente la stima dei contagi in Italia che, stando agli ultimi aggiornamenti, sfonda quota 100 con ben 89 episodi accertati in Lombardia. L'ultimo caso reso noto è quello di uno studente 17enne, residente in Valtellina ma che studia all'istituto agrario di Codogno, risultato positivo al test del coronavirus. Venerdì sera, il ragazzo ha iniziato ad avere febbre molto alta manifestando sintomi sospetti, ragion per cui è stato sottoposto a tampone presso l'ospedale di Sondrio. Subito dopo l'esito degli esami è stato messo in isolamento.
I casi di contagio aumentano: 89 episodi in Lombardia
A riferirlo è il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che intervenendo in uno speciale a Radio Rai 1 ha fatto il punto della situazione: "Nella notte sono saliti a 89 i casi di cittadini lombardi risultati positivi ai controlli del Coronavirus. E' quindi quantomai necessario porre in essere misure ancora più stringenti e rigorose. I lombardi stanno dimostrando un grandissimo senso civico e senza isterismi si stanno adeguando a questa situazione".
E' stato confermato il secondo caso accertato di coronavirus nel territorio di Pizzighettone (Cremona). Si tratta di un anziano sopra i 75 anni e sono già stati avviati i controlli su parenti e amici. Il primo caso, di ieri, è un 58enne ricoverato a Cremona e le cui condizioni non sarebbero gravi. Prima positività al coronavirus nella Bergamasca con il caso confermato alle 1440 in Prefettura. E' in corso un vertice d'urgenza tra istituzioni sanitarie e prefettura
In un messaggio postato su Facebook, poi, Fontana invita la popolazione a collaborare rispettando le direttive ministeriali. "Cari lombardi in queste ore stiamo affrontando una situazione di grande difficoltà. - scrive -Occorre non farsi prendere dal panico, tenere i nervi saldi ed essere pragmatici, come noi lombardi sappiamo essere. Chiedo ai cittadini delle zone interessate dal focolaio del Coronavirus - prosegue - a cui va il mio abbraccio sincero, la massima collaborazione nell'osservare l'ordinanza che ieri ho emanato con il ministro Speranza. Prevenzione, organizzazione e tempestività sono, in questa situazione, fattori chiave per la tutela della salute pubblica".
Nonostante Fontana inviti la popolazione alla calma, si dice molto preoccupato per la rapida evoluzione della pandemia. "Onestamente sono abbastanza preoccupato, ma sono fiducioso che si supererà questa situazione - dichiara in un'intervista al Corriere della Sera - Onestamente sono abbastanza preoccupato, ma sono fiducioso che si supererà questa situazione. "C'è il rischio che si possa diffondere il panico, noi stiamo lavorando per arginarlo. Ma guardiamo la realtà: il contagio si sta sviluppando a una velocità assolutamente imprevista, a un ritmo che nessun medico s'immaginava. E' arrivato il momento di fare delle scelte. Abbiamo presentato al governo una serie di proposte, con un piano d'azione modulato su diversi scenari da applicare sui vari territori in base alla gravità della situazione - spiega Fontana -.La decisione del Consiglio dei ministri va nella direzione di misure abbastanza rigorose per fermare l'epidemia a ogni costo, come suggerito da tutti i tecnici. Attendo di leggere il decreto, ma sono soddisfatto di questa impostazione. E, aggiungo, mi scuso già con i cittadini per i disagi che dovranno sopportare. Ma bisogna capire che alcuni sacrifici personali possono fare il bene di tutta la comunità".
L'appello del sindaco Sala
"Vista la decisione delle università e capendo che si tratta di una situazione diversa, rimane il fatto che anche a livello prudenziale penso che le scuole vadano chiuse a Milano. Proporrò al presidente della Regione di allargare l'intervento a livello di Città Metropolitana. Vista anche che è la settimana del Carnevale, proporrò di chiuderle già da lunedì". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso di una conferenza stampa in Prefettura a Milano sul tema dell'epidemia del covid 19. "Una settimana, ritengo sia sufficiente", ha aggiunto.
Poi tutta la Lombardia ha chiuso le scuole.
Nuovi casi in Piemonte
Nuovi casi di contagio di coronavirus a Torino. Si tratta dei genitori di una bimba visitata ieri al Regina Margherita e la bimba stessa. I due che risiedono nel Torinese e che non manifestano sintomi ma sono stati sottoposti a test a seguito di un colloquio con i sanitari, non sono stati ricoverati, ma resteranno in isolamento nella loro abitazione. A quanto apprende l'Adnkronos, avrebbero avuto contatti con una famiglia di Codogno, comune del basso lodigiano indicato come uno dei comuni focolai del virus. Non ci sarebbero, quindi, collegamenti con il manager di una multinazionale lombarda, residente a Torino e ricoverato in ospedale. Le condizioni di quest'ultimo, si apprende dai sanitari, non destano particolari preoccupazioni.
"Al momento i casi accertati di coronavirus in Piemonte sono 6: tre nella provincia di Torino e tre nella provincia di Cuneo. Si tratta di tre cittadini italiani e tre di nazionalità cinese arrivati dalla Cina il 19 febbraio". Lo ha confermato il presidente del Piemonte Alberto Cirio, in un incontro alla protezione civile del Piemonte. "Sono in corso analisi e verifiche per isolare il ceppo del contagio", ha aggiunto preannunciando a breve un'ordinanza con il ministro della sanità.
Primi contagi anche a Venezia
Il coronavirus è arrivato a Venezia: ci sono i primi due contagiati nella città veneta, in cui in questi giorni si tengono i festeggiamenti di Carnevale. Le due persone contagiate sono anziane e ora sono in terapia intensiva.
Aumentano i casi a Piacenza
Altri 6 casi di positività al coronavirus, che portano a 9 il numero complessivo di contagiati presi in carico dall'ospedale di Piacenza. Si tratta di cinque piacentini e di un residente in provincia di Lodi, in Lombardia. Lo rende noto la Regione. Dei nove diagnosticati al virus, 5 sono ricoverati presso lo stesso nosocomio in isolamento, mentre 4 si trovano al proprio domicilio, sempre in isolamento. Tra i nuovi casi, vi sono anche due medici e un infermiere dell'ospedale di Piacenza. Il nosocomio sta mettendo in atto ogni misura per affrontare in modo adeguato la situazione.
I numeri dell'epidemia: Italia al quarto posto nel mondo
La rapida diffusione del contagio porta l'Italia al quarto posto nella classifica
mondiale dei contagiati, a ridosso del terzo posto occupato dal Giappone. 1) Cina 77579 2) Corea del Sud 556 3) Giappone 135 4) Italia 115 5) Singapore 85 6) Hong Kong 70 7) Thailandia 35 8) Usa 35 9) Iran 28 10) Taiwan 28- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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