Virus, scatta allerta degli 007 "Queste zone a rischio rivolta"

Qualora il virus dovesse propagarsi, si potrebbero verificare seri problemi di ordine pubblico. Il governatore De Luca avverte: “A un passo dalla tragedia”

Virus, scatta allerta degli 007 "Queste zone a rischio rivolta"

Secondo il rapporto stilato dagli 007 un altro grave problema, generato sempre dall’emergenza coronavirus, rischia di mandare in tilt le Regioni del Sud-Italia. Una propagazione del virus in queste zone potrebbe portare a un rischio di rivolte con seri problemi di gestione di ordine pubblico. Partendo da un problema concreto di strutture ospedaliere prossime al collasso e alla mancanza di assistenza, potrebbe farsi spazio anche una grave interferenza, quella che arriva da criminalità organizzate.

L'allarme di De Luca

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha voluto rivolgersi al presidente del Consiglio, al ministro della Salute, al ministro degli Affari Regionali e al ministro per il Sud per sottolineare che nel Mezzogiorno, a causa del coronavirus, sta esplodendo una crisi drammatica e che si è ormai “a un passo dalla tragedia. Molte le richieste fatte da De Luca al governo che, secondo quanto riportato dal governatore, non hanno avuto risposta: “Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione”.

De Luca, lo sappiamo da tempo, non manda certo a dire quello che pensa. E spesso i suoi toni sono forti ma allo stesso tempo efficaci e comprensibili da tutti. Aveva anticipato il governo chiudendo le scuole e tutte le attività lavorative, e richiedendo il supporto dell’esercito. De Luca ha poi voluto sottolineare che “il richiamo a numeri più contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare il fatto che non solo la crisi non è in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica”. Non questione di giorni, ma di ore. Denuncia inoltre che il Sud è alla vigilia di un contagio gravissimo, al limite della sostenibilità.

Coronavirus è una tragedia per il Sud

E sembra dalle sue parole che da Roma non sia arrivato alcun aiuto materiale. “Dobbiamo registrare il fatto che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non è arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione è gravissimo. Non si è compreso che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia” ha spiegato nella sua lettera a Conte e ai ministri Speranza, Provenzano e Boccia. I posti letto sono stati creati e ci sono.

Peccato però non poterli utilizzare perché quello che adesso manca sono le forniture essenziali: erano stati promessi 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP. Ancora però non sarebbe arrivato nulla. I toni si fanno sempre più allarmanti quando De Luca arriva a scrivere: “Non potremo fare altro che contare i nostri morti”.

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