Dopo la Lombardia, c'è il Lazio Virus ora fa tremare Zingaretti

I dati del monitoraggio del ministero della Salute e dell'Iss riferiti al periodo 8-14 giugno 2020: "Cautela, la circolazione del virus è ancora rilevante"

Dopo la Lombardia, c'è il Lazio Virus ora fa tremare Zingaretti

Resta sotto quota 1 l'indice di contagio Rt in tutte le Regioni italiane, tranne in una: il Lazio. A causa dei focolai a Roma (al San Raffaele Pisana e alla Garbatella), la regione di Zingaretti segna un indice all'1,12 . "Si conferma un Rt sotto 1 a livello nazionale e quasi nella totalità delle Regioni e province autonome", si legge nell'ultimo rapporto, riferito alla settimana 8-14 giugno, realizzato da Iss-ministero della Salute. "Il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da Sars-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità. Tuttavia, a livello nazionale, si osserva un lieve aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente".

Se il valore nazionale di Rt quindi resta sotto 1, a livello regionale le cose cambiano. In particolare, l'indice ha superato il livello di guardia nel Lazio dove il valore è salito a 1,12 (era 0,93). "È l'effetto dei due focolai già isolati nella clinica San Raffaele alla Pisana e nel palazzo occupato di via Pecile, alla Garbatella. I dati non devono spaventare, vanno letti e studiati. Questo indice parte da uno 'zero' in una situazione controllata. Sarebbe stato grave il contrario, ossia se non avessimo scoperto per tempo e contenuto i due cluster", ha assicurato l'assessore alla Sanità della regione, Alessio D'Amato. Nell'ultimo monitoraggio, il Lazio supera così il dato registrato in Lombardia (0,82), regione più colpita da Covid-19. Sempre critico nei confronti del governatore lombardo Fontana, alla luce dei nuovi dati che crescono il presidente del Lazio Nicola Zingaretti si è detto comunque soddisfatto: "Noi teniamo sempre alto il livello di sicurezza, ma i dati degli ultimi 15-20 giorni - al netto dei due focolai, subito isolati - parlano di una regione di 6 milioni di abitanti dove le attività sono riprese quasi tutte, sono numeri di una regione aperta". Intanto però l'indice della Lombardia continua a calare: se la scorsa settimana il dato era allo 0,9, ora è sceso allo 0,82.

Gli indici Rt regione per regione

Oscillano gli indici di tutte le altre regioni. Al Nord si va dallo 0,8 della Liguria (era 0,53), allo 0,69 del Veneto (era 0,59), con il Piemonte a 0,56 (era 0,54). Bene Valle d'Aosta (0,45, era 0,49), Friuli Venezia Giulia (0,57, era 0,67), Bolzano (0,21, era 0,84) e Trento (0,32, era 0,65). Scendendo lungo lo Stivale in Emilia Romagna l'Rt è a 0,62 (era 0,55), in Toscana a 0,75 (era 0,68), in Abruzzo a 0,57 (era 0,7), Campania a 0,46 (era 0,28), in Molise a 0,35 (era 0,48), nelle Marche a 0,59 (era 0,76), in Basilicata a 0,1 (era 0), in Puglia il dato è a 0,62 (era 0,94) e in Sicilia a 0,72 (era 0,59). L'indice resta basso in Umbria (0, era 0,3), Calabria (0,04, era 0,09) e Sardegna (0,03, era 0,1). "In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi di contagi da Sars-Cov2 elevato.

Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione del virus è ancora rilevante", si legge nel report settimanale. La situazione epidemiologica "è fluida" e quindi bisogna ancora tenere alta la guardia.

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