L'epidemia è fuori controllo? La domanda sta circolando con sempre più insistenza alla luce dei dati quotidianamente snocciolati dalla Protezione Civile. A differenza della prima ondata di marzo, il virus stavolta ha una diffusione più omogenea da nord a sud e risulta più complicato da gestire e da contenere. Milano è la grande "malata" ma destano preoccupazione anche la Valle d'Aosta, la Campania e la Toscana, dove il virus sta colpendo con maggiore forza rispetto a marzo. Alla luce di tutto questo, l'Istituto superiore di sanità si avvia allo scenario 4, ossia il più grave per l'Iss.
Lo scenario 4 si verifica quando non esiste più una valida attività di contact tracing e la trasmissibilità del virus è, ormai, fuori controllo. Il primo effetto è un sovraccarico sulle strutture ospedaliere che, di fatto, ne mina la tenuta. Lo scenario 4 prospettato dall'Iss conduce inevitabilmente alla necessità di prendere misure diverse, più stringenti e più severe per limitare la diffusione del contagio. Affinché l'Iss possa determinare lo scenario 4, è necessario che l'indice Rt delle regioni sia almeno di 1,5. Già nel bollettino della scorsa settimana questo valore limite era stato raggiunto e, visto l'ulteriore peggioramento dei dati degli ultimi giorni, è lecito aspettarsi che nel report dell'Iss di domani ci sia un peggioramento.Per entrare ufficialmente nello scenario 4, inoltre, deve esserci "un'incidenza dei casi e gravità cliniche elevate, pressione sostenuta per i dipartimenti di prevenzione e i servizi assistenziali nelle diverse regioni". Tutte condizioni che, in questo momento, sembrano verificarsi nel nostro Paese. Lo scenario 4, però, è a sua volta suddiviso in tre gradi differenti di gravità: moderata, alta/molto alta per meno di tre settimane consecutive o alta/molto alta per più di tre settimane consecutive e situazione non gestibile.
Se l'Iss conferma lo scenario 4, è presumibile che suggerisca al governo nuove misure, come le "restrizioni generalizzate con estensione e durata da definirsi rispetto allo scenario epidemiologico", che si accompagnano alle ben note restrizioni della mobilità nel Paese, da/per le zone interessate. Potrebbe rendersi necessaria la chiusura di scuole e università, con conseguenze attivazione della didattica a distanza.
L'attenzione dell'Iss è concentrata soprattutto sulla questione sanitaria, pertanto lo scenario 4 suggerisce anche l'attivazione del personale aggiuntivo per le strutture di prevenzione, nonché un taglio all'attività di screening, con tamponi solo a "casi sospetti e contatti stretti e a rischio, con priorità ai soggetti sintomatici".
A differenza dello scenario 1 s interrompe qualsiasi operazione di ricerca dei casi sospetti e si attiva il sistema di strutture per l'isolamento dei casi positivi, con il coinvolgimento delle strutture alberghiere del territorio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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