Coronavirus, stop ai tamponi: adesso arriva l’ecografo

L’ecografo è più attendibile ed è facile e veloce. In un'ora e mezzo si possono fare anche 25-30 esami

Coronavirus, stop ai tamponi: adesso arriva l’ecografo

Ai tempi del coronavirus ogni possibile strumento capace di scovare velocemente i soggetti positivi è ben gradito. Forse prossimamente diremo addio ai famosi tamponi, per affidarci invece a un ecografo portatile.

Un ecografo al posto dei tamponi

L’idea si deve al dottor Carlo Bergamini, medico toscano che con questo strumento è andato alla ricerca di soggetti positivi nella provincia lombarda. Bergamini, che lavora come chirurgo all'ospedale di Careggi, ha scelto di aderire come volontario alla chiamata della Protezione civile e ha messo a disposizione della lotta al coronavirus, la sua esperienza di medico d'urgenza che dura da oltre 12 anni. Come ha raccontato a LaPresse, ha messo in valigia gli abiti e tutti gli strumenti del mestiere, dall'otoscopio al saturimetro. Tra questi anche un mini-ecografo portatile wireless rivelatosi poi fondamentale. Con valigia alla mano, e altri colleghi toscani, si è diretto nelle Rsa in provincia di Pavia. Con Frank Dini, cardiologo di Pisa, Max Scopelliti dell'ospedale della Gruccia del Valdarno, Aldo Allegrini, ematologo di Lucca, e il suo inseparabile ecografo, ha testato un uovo metodo di diagnosi che potrebbe essere fatto a tutti gli ospiti delle case di riposo o a coloro che fanno la quarantena a casa. E non servono i tamponi.

Come ha spiegato Bergamini, “il problema del Covid è la sua alta capacità di contagio e non sempre è facile da dimostrare la positività dato che i sintomi iniziali sono molto simili a quelli dell'influenza. Così si è ricorsi al tampone che in breve tempo è diventato famoso nelle nostre case come lo strumento più utile per verificare la malattia. È diventato pop anche se la sua efficacia non è attendibile al 100 percento. L'incidenza dei cosiddetti falsi negativi è molto alta, si parla di 22 casi su 100". Secondo quanto dimostrato dai dottori toscani, l’ecografo sarebbe invece attendibile al 90%. Bergamini ha definito l’esperienza fatta come unica nel suo genere, che ha portato a fare uno screening a più soggetti, grazie all’utilizzo di ecografie polmonari fatte direttamente a letto.

Soprattutto per gli anziani

L’esame è stato eseguito su persone anziane, alle quali sarebbe stato difficile riuscire a fare un tampone. In questo modo si riconoscono i segni delle polmoniti interstiziali come le strie b, e "si potrebbe evitare in alcuni casi di fare il tampone. L'esame ha pochissimi falsi positivi e quello che abbiamo visto è che serve anche per individuare casi di falsi negativi al tampone. Oltre al fatto che l'esito è immediato". In sole tre settimane sono state visitate 15 Rsa ed eseguite 300 ecografie, circa 40 al giorno. Come ha tenuto a sottolineare Bergamini, l’ecografo è anche facile da trasportare, veloce da capire e da usare.

In un’ora e mezza si possono eseguire anche 25-30 esami. E il suo costo è di 3mila euro. Parere positivo dall’Ats di Pavia che ha chiesto a Bergamini e colleghi di formare giovani medici che si occupano dei malati a casa e degli ospiti delle case di cura.

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