Corte europea condanna l'Italia per il carcere duro al super boss Provenzano

Nel mirino della Corte c'è la decisione da parte dell'Italia di prlungare il regime carcerario del 41 bis al boss dei boss dal 23 marzo del 2016 fino alla sua morte

Corte europea condanna l'Italia per il carcere duro al super boss Provenzano

E sull'Italia adesso arriva la beffa: una condanna per il carcere duro a Provenzano. Di fatto la stangata arriva dalla Corte europea dei diritti umani. Nel mirino della Corte c'è la decisione da parte dell'Italia di prolungare il regime carcerario del 41 bis al boss dei boss dal 23 marzo del 2016 fino alla sua morte. Secondo i giudici della corte europea i magistrati italiani avrebbero violato il diritto del boss mafioso a non "essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti".

La Corte ha però riconosciuto che il prlungamento della detenzione non ha comunque leso i diritti dello stesso Provenzano. Insomma la contestazione è sul merito del 41 bis. Il legale di Provenzano, Rosalba Di Gregorio aveva chiesto da anni la revoca del carcere duro per il suo assistito. L'avvocato aveva presentato due istanze per la revoca negli ultimi anni di vita del boss. Inoltre aveva anche presentato le istanze per una sospensione della pena. Tutte le richieste sono state respinte. E adesso è scattata la sanzione da parte della Corte europea.

Sul verdetto è intervenuto il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "La Corte Europea di Strasburgo ha “condannato” l’Italia perché tenne in galera col carcere duro il “signor” Provenzano, condannato a 20 ergastoli per decine di omicidi, fino alla sua morte. Ennesima dimostrazione dell’inutilità di questo ennesimo baraccone europeo. Per l’Italia decidono gli Italiani, non altri".

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