Così il bullismo ha spezzato la penna e il sorriso di Carolina

Dall’analisi della sua scrittura emergono elementi di bontà e di delicatezza che la rendono persona atta alla comunicativa e a comportamenti gioviali

Così il bullismo ha spezzato la penna e il sorriso di Carolina

Un comportamento del “bullo” è prevalentemente di tipo aggressivo e mira a ferire, ad adescare la vittima e a non “mollarla” fino a quando non ha compiuto il suo macabro desiderio. Sono ragazzi necrofili, cioè che amano la morte ed è difficile, per coloro che sono vittime, difendersi. Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzi con un vuoto affettivo che riempiono non solo con un abuso di potere sul debole, ma anche con comportamenti violenti, cattivi, prepotenti e arroganti, frutto anche di abuso di sostanze. Veniamo al caso di Carolina, che a una festa si sente male, va in bagno, barcollando ubriaca, e alcuni coetanei la seguono, la circondano, la molestano e nel frattempo la filmano col cellulare. Il video finisce in Rete, su Facebook, e dopo qualche tempo Carolina decide di farla finita e sceglie il salto nel vuoto lanciandosi dal terzo piano della sua casa di Novara.

È morta così Carolina, 14 anni, studentessa, nel gennaio di quest’anno. Dall’analisi della sua scrittura emergono elementi di bontà e di delicatezza che la rendono persona atta alla comunicativa e a comportamenti gioviali e privi di pregiudizio. Gioiosa verso la vita, Carolina esprime il tutto con una grafia dove i segni s’intrecciano in un’armonia gradevole fatta di senso estetico (dimensione equilibrata delle lettere, buone distanze tra le parole, spazio ben occupato e rigo orizzontale ben delineato, con lettere non scolastiche) a confermare l’innato gusto del bello e un carattere aperto.

Tutto fa supporre che ella, nel momento dell’aggressione, abbia cercato di lottare con determinazione, cercando di far capire al “branco” l’inutilità del loro comportamento, la stupidità dei loro atteggiamenti insolenti e l’inutile violenza. Tutti i “bulli”, coi loro comportamenti, denunciano miseria, povertà di spirito, una forte crisi d’identità individuale e spreco della vita. Caterina hai vinto!

scrittura carolina

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