Tiziana C., la giovane donna che si è tolta la vita dopo che i suoi video hard erano finiti sul web, ha combattuto a lungo per far eliminare quelle riprese. Come scrive Il Mattino, "Tiziana aveva scoperto che giganti come Facebook e Google, indicizzavano link che rimandavano ai suoi filmati". Filmati che hanno fatto guadagnare un sacco di soldi ai giganti dei siti porno.
Uno si questi è PornHub, con circa 21 miliardi di accessi ed oltre 4 miliardi di ore video erogate dagli utenti, il più grande sito hard del mondo. Su questa sito web a luci rosse era presente uno dei video che ha spinto al suicidio la giovane napoletana. Il filmato ora "è stato rimosso su richiesta del proprietario del copyright" ma le visulizzazioni e il giorno della pubblicazione è ancora visibile. Il 25 aprile 2015 è stato caricato su PornHub ricevendo ben 275992 visualizzazioni. Il sito, che guadagna con clic e pubblicità, offre un guadagno di circa 3,50 dollari per ogni mille visitatori, quando avrà guadagnato la mano che l'ha caricato online?
Un altro pezzo grosso del porno è Xvideos.com. La clip amatoriale "Stai facendo il video? Bravo", è ancora indicizzato. Come nel caso precedente, si avvisa che a il video "è stato disabilitato automaticamente, perché è stato segnalato dai nostri utenti". Il portale hard genera 4,4 miliardi di pagine viste al mese. Solo gli utenti registrati possono postare i video, quindi, volendo, e come sottolinea il tempo, trovare l'autore di quel caricamento potrebbe un gioco da ragazzi.
Ultima tappa dei siti hard è YouPorn. Tiziana anche qui è protagonista. Ma il suo video è stato rimosso, anche se rimane indicizzato dai motori di ricerca.
Anche qui, come negli altri casi, il video di "Tiziana C." e "Zoccola napoletana" portano migliaia di clic, e quindi di guadagagni, al sito posseduto dalla società Midstream Media International NV con base a Willemstad, nel sud del Mar dei Caraibi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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