Così si schianta la presidenta

Non pagare la liquidazione della colf, trattare male il personale domestico femminile e altre cose del genere sono alcune delle accuse svelate ieri in un articolo di Selvaggia Lucarelli

Così si schianta la presidenta

Non pagare la liquidazione della colf, trattare male il personale domestico femminile e altre cose del genere sono alcune delle accuse svelate ieri in un articolo di Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano - che vengono rivolte da ex collaboratori all'ex presidente della Camera Laura Boldrini, paladina a parole delle donne, soprattutto di quelle più deboli. Sarebbe banale dire: eccola la signora, prototipo di chi predica bene e razzola male. Se confermata la presidenta fino a ieri notte si è limitata a una generica nota di sdegno la notizia (censurata dai siti dei principali quotidiani e dai telegiornali politicamente corretti) ci dice molto di più del famoso proverbio e ben fotografa l'ipocrisia che sta alle radici della sinistra radical chic. Una specie che si spertica per fare un esempio a favore dell'immigrazione senza regole a patto che i disgraziati non si accampino sotto casa loro, perché altrimenti scatta la telefonata al sindaco o al questore amico - nella quale si pretende il ripristino del decoro, della sicurezza e della privacy. Roba che neppure Matteo Salvini oserebbe fare.

Le donne lavoratrici è il mantra boldriniano - vanno rispettate, difese dai soprusi del maschilismo imperante, identificate con la desinenza al femminile (mi raccomando, si dice la «direttora»), ma oggi scopriamo che se sono alle dipendenze di una donna impegnata a sinistra si possono strapazzare come meglio si crede, e pure non pagarle. A me nessuno toglie dalla testa che i peggiori ostacoli all'emancipazione delle donne siano le donne stesse, e che più sono di successo, più superano gli uomini in cinismo, arroganza e ipocrisia.

La favola della Boldrini scudo umano della sua specie si infrange miseramente su una colf, due collaboratrici e una giornalista donna, la Lucarelli. Una sorta di legge del contrappasso che la signora evidentemente non aveva messo in conto, illudendosi di essere invincibile e intoccabile. Nelle prossime ore vedremo se, quanto e da chi questa storia verrà raccontata e discussa.

E soprattutto vedremo da che parte si schiererà la «sinistra delle donne», che se fosse toccato alla Meloni oggi saremmo invasi di dichiarazioni sdegnate. Coraggio donne: alzi la mano chi sta dalla parte della compagna Boldrini e chi da quella della sua colf. Con un'avvertenza: astenersi sarà considerato un voto a favore della presidenta.

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