Mentre l'Italia è ancora attonita dopo l'incredibile incidente di ieri sull'A14, con un cavalcavia che si è abbattuto sulla strada causando la morte di due persone, la circolazione tra Ancona sud e Loreto è ripresa. Per tutta la notte sono andati avanti i lavori per ripristinare la viabilità. I lavori per l'innalzamento del cavalcavia erano partiti il 7 febbraio scorso e si sarebbero dovuti concludere il 31 marzo. Intanto emergono alcuni dettagli importanti sulla dinamica della tragedia. "Dalla prima analisi - dice a RaiNews 24 Alessio Cesareo, comandante Polstrada Marche - c'è stata una collisione fra il veicolo e la trave portante del cavalcavia: evidentemente la trave è crollata. Gli operai lavoravano non sul cavalcavia ma alla base, sono rimasti feriti probabilmente nell'atto di evitare il crollo".
Intanto secondo la procura di Ancona "c'è stato un errore umano". Ne è convinta la pm Irene Bilotta, che indaga per omicidio colposo plurimo. Nel mirino degli inquirenti c'è in primo luogo il calcestruzzo che reggeva i pilastri della struttura. Al momento sono due le ipotesi che circolano: il crollo potrebbe essere dipeso da un cedimento del pilone che faceva da perno, oppure dall'eccessiva inclinazione del troncone avvenuta durante il sollevamento. A fare chiarezza sarà una consulenza tecnci affidata a un professore universitario.
Autostrade per l'Italia parla di un "incidente non prevedibile" e di "materiali in ottime condizioni". "Le attività specialistiche progettate - dice a RaiNews24 Giovanni Scotto Lavina (Autostrade per l'Italia) - lasciavano presupporre che tutto fosse in sicurezza, anche se ci saranno gli approfondimnenti. Il sollevamento" della struttura "era necessario. Il lavoro era ultimato nella fase di sollevamento e dovevano iniziare le attività successive". Intanto il ministro Graziano Delrio ha inviato una squadra di ispettori.
"Mi auguro che le inchieste della magistratura e quella disposta dal ministero dei Trasporti chiariscano le responsabilità", ha detto il premier Paolo Gentiloni in una conferenza stampa alla fine del vertice a Bruxelles. "Noi - ha aggiunto - abbiamo un buon sistema stradale e autostradale, abbiamo grandi problemi di manutenzione. Ci stiamo lavorando con un bel progetto di lunga lena coordinato da Renzo Piano, che rilanceremo a Milano dopo il Salone del mobile".
"Mi sembra che la corruzione non centri nulla", dice il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone. "Nel caso di specie mi sembrerebbe, da quello che emerge dalle prime letture, che non sia un caso di corruzione ma sia proprio un problema tecnico all'interno dei lavori".
Quell'allarme inascoltato
"La tragedia si sarebbe forse potuta evitare - denuncia il Codacons - se le amministrazioni competenti, il ministero dei Trasporti e i giudici amministrativi avessero accolto le nostre richieste".
L'associazione dei consumatori il 31 luglio 2012 presentò una formale diffida al Ministero chiedendo di "voler utilizzare ogni strumento… allo scopo di stimolare gli enti proprietari delle strade sovrappassanti… ad adoperarsi per ottenere che gli stessi pongano in essere tutti i controlli necessari ad accertare la situazione e a disporre immediate verifiche straordinarie delle strutture di protezione installate su ponti e cavalcavia delle autostrade e delle strade sopraelevate onde accertare il loro stato, l'effettiva capacità contenitiva ed il livello di sicurezza a tutela degli utenti delle strade, verificando altresì se il piano viario sovrastante i cavalcavia e le strutture che lo compongono (barriere laterali, in particolare) rispondono alla normativa, anche tecnica, vigente e, in ogni caso, se le riparazioni e le manutenzioni straordinarie siano state fatte fino ad ora e se si, se siano state eseguite secondo le regole dell'arte".
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