Papa Francesco ha officiato, come da tradizione, alla Via crucis, che anche quest'anno si è svolta al Colosseo. Un luogo simbolo per i cristiani martirizzati. Lo scorso anno erano stati alcuni siriani a portare la croce. Anche quest'anno, tra coloro che hanno potuto prendere parte alle tappe da protagonisti, è possibile annoverare un sacerdote di origine siriana. I testi, per questa celebrazione, sono stati composti da suor Eugenia Bonetti. Al centro delle parole della consacrata ci sono la difesa degli ultimi e l'attacco alla tratta degli esseri umani. In Italia, com'era pronosticabile, l'accento è stato posto dai media sul tema della gestione dei fenomeni migratori, che in Vaticano è particolarmente sentito. Tra coloro che hanno partecipato alla processione, come si legge sull'Adnkronos, pure famiglie e volontari, che sono stati definiti i "samaritani del terzo millennio". Al cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis, invece, l'onere della croce nel corso della prima e dell'ultima tappa.
La "dedica" di questa Via crucis, del resto, era stata riservata proprio ai migranti, alle prostitute, ai bambini divenuti oggetto di mercato come "creature di poco valore", che vivono nella "indigenza" e nel "degrado" e alle persone costrette all'interno dei lager. Tra le preghiere presentate, c'è stato spazio per un riferimento a coloro che sono "partiti verso altri paesi", che però hanno trovato "violenza, dispresso, indifferenza, umiliazione, solitudine e persino la morte". All'interno delle meditazioni della suora si legge della "situazione sociale, economica e politica dei migranti e delle vittime di tratta di esseri umani", che "ci interroga e ci scuote". E ancora: "Tutti noi - si insiste nel testo -, specialmente i cristiani, dobbiamo crescere nella consapevolezza che tutti siamo responsabili del problema e tutti possiamo e dobbiamo essere parte della soluzione". Tanti richiami, insomma, a situazioni che riguardano gli "ultimi della nostra società". Bisogna, per i testi presentati, riscoprire "la bellezza" e la "dignità". Tra le varie "croci" sottolineate dal papa, quella dei minori costretti a subire abusi: "Signore Gesù - ha infatti pregato Bergoglio - , aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo: la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza". Sui migranti e sulla necessità di accogliere, com'è spesso accaduto nel corso di questo pontificato, l'ex arcivescovo di Buenos Aire ha ammonito dicendo che coloro che giungono sulle nostre coste "trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici".
Altre riflessioni del pontefice sono state riservate all'ambiente - il papa, come i lettori ricorderanno, ha da poco incontrato l'attivista svedese Greta Thunberg - e allo stato di salute della Chiesa cattolica.Ad accogliere il papa durante il suo arrivo, come riportato dall'agenzia citata, c'era pure il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
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