Fabrzo Boglione, imprenditore di 37 anni di Bra, nel Cuneese, si è dato fuoco per i debiti contratti dall'azienda. "Voglio suicidarmi. Avvertite la mia famiglia", sono state queste le parole che l'imprenditore ha detto al telefono ai carabinieri giovedì mattina. L'operatore ha tentato di tranquillizzarlo, ma a quel punto, l'uomo ha chiesto "perdono" rivolgendosi alla sua famiglia e non ha più detto nulla.
Appena arrivata la telefonata, i carabinieri hanno subito attivato il piano di ricerca. Gli agenti hanno individuato l’uomo nelle campagne tra Cherasco e Narzole. Lì, come racconta Il Corriere della Sera, "con una tanica di benzina e un accendino, minacciava di darsi fuoco". Secondo le prime informazioni, alla base dell'estremo gesto ci sarebbero i debiti dell'azienda, una ditta di distribuzione ferramenta a Chierasco. Come scrive Il Corriere, "sembra che le banche stessero arrivando anche alla madre: la casa della donna sarebbe stata messa all'asta tra qualche mese, per i suoi debiti".
Una volta raggiunto da tre pattuglie della Compagnia, i militari hanno cercato di convincere l'uomo a non compiere il gesto estremo. Ma l'uomo è uscito dalla macchina, ha aperto una tanica di benzina, si è cosparso il corpo del liquido ed è corso in mezzo alla campagna per una decina di metri. Dopodiché, ha preso un accendino e si è dato fuoco.
I carabinieri, grazie agli estintori, sono riusciti a fermare le fiamme
che avevano subito avvolto l'uomo. Il personale del 118, sopraggiunto subito dopo i primi soccorsi dati dagli stessi militari dell'Arma, l'hanno portato d'urgenza al Cto di Torino, dove è ricoverato in prognosi riservata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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