De Magistris: "C'è chi voleva annientare Napoli col debito"

Il sindaco loda il governo e denuncia: "Gentiloni è stato leale. Ma c'è stato chi ha operato per utilizzare il debito storico per farci andare in dissesto"

De Magistris: "C'è chi voleva annientare Napoli col debito"

L’accordo sul debito storico di Napoli è arrivato con l’impegno del governo, Luigi De Magistris esulta alla faccia dei “sabotatori”. Il sindaco di Napoli su Fb cita Pier Paolo Pasolini e denuncia: “Napoli deve sapere che c’è chi ha operato per utilizzare il debito storico per annientare la città. Ho le prove, quindi non taccio. Io so”.

Nella consueta tribuna social del lunedì mattina, il primo cittadino partenopeo affida a un lungo post le considerazioni sulla battaglia del debito Cr8, risalente al 1981, che rischiava di asfissiare le casse del Comune di Napoli. E scrive: “La partita del debito minuto per minuto. La settimana scorsa abbiamo vinto il primo tempo. Il colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio Gentiloni, le sue parole chiare e precise, l'esito del tavolo tecnico ai massimi livelli a Palazzo Chigi tra Governo e Comune di Napoli, hanno aperto la strada per l'eliminazione totale del pignoramento delle casse del Comune. Mancano solo gli ultimi adempimenti burocratici da parte del Governo e la formalizzazione dell'accordo”. E loda il premier Paolo Gentiloni: “Non ho difficoltà a riconoscere che Gentiloni è stato leale e che con il suo governo abbiamo raggiunto obiettivi storici che mai era accaduto con i governi precedenti. Ma con nettezza debbo affermare che sul debito CR8 un anno di assedio a cui ci hanno costretto è stato un tempo troppo lungo”.

Quindi l’accusa di De Magistris ai “nemici” della città: “La ragnatela messa in campo per soffocarci è stata micidiale. Napoli e la sua gente devono sapere che scientemente - con i perfidi strumenti di una certa legalità formale - c'è chi ha operato per utilizzare il debito storico, illegittimo ed ingiusto per annientare la città, farci andare in dissesto e fermare la rivoluzione napoletana. La distruzione per favorire interessi particolari contro gli interessi generali della Città e del suo popolo. Ho le prove e, quindi, non taccio! Io so, avrebbe detto Pasolini. Non hanno raggiunto l'obiettivo perché non abbiamo mai smesso di difenderci e combattere per la Città ed il suo popolo”.

Ma per De Magistris, la battaglia è appena all’inizio. Anzi, per utilizzare la sua stessa metafora calcistica, ora comincia il secondo tempo: “Al danno enorme già fin qui causato alla nostra città si sono aggiunti beffa, paradosso ed ingiustizia senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana. La Corte dei Conti, infatti, per il mancato pagamento del debito da parte dello Stato per il commissariamento post-terremoto ed il commissariamento rifiuti infligge al Comune di Napoli una sfilza di pesantissime sanzioni - a decorrere dal 2019 - tra cui quella di pagare un uguale importo per il debito non pagato.

Quindi dovremmo dare allo Stato circa 150 milioni di euro per i debiti che lo Stato non ha pagato in tempo. Siamo i danneggiati e le vittime ma paghiamo come se fossimo i colpevoli. La più feroce delle ingiustizie. Ed è per questo che dobbiamo vincere il secondo tempo e, quindi, il campionato”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica