Un detenuto pugile, condannato a trent’anni di reclusione, ha picchiato con una sventagliata di pugni al volto un assistente della polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Sanremo, per motivi ancora in fase di accertamento. L’aggressore, un romeno, dovrà ora rispondere del reato di lesioni e violenza a pubblico ufficiale.
"Parliamo di un detenuto con un’indole particolarmente violenta - afferma il segretario regionale ligure del sindacato Sappe, Michele Lorenzo - tanto da essere recluso in una sezione riservata ai carcerati più a rischio”.
Ma non finisce qui. Lo stesso detenuto, pochi giorni fa, era andato nuovamente in escandescenze demolendo la propria cella e, come se ciò non bastasse, sembra che prima di attaccare l’assistente avrebbe aggredito, con un morso, un altro agente, che lo stava accompagnando in infermeria per una terapia.
Il poliziotto, condotto in ospedale, ha riportato diverse contusioni e si parla anche di sospette fratture, per una prognosi di venticinque giorni; il suo collega è stato dimesso con cinque giorni.
Sotto accusa, ancora una volta, la carenza di personale con l’organico di polizia penitenziaria: “ridotto al minimo - prosegue Lorenzo - sotto stress e con una popolazione detenuta che è in costante aumento”. Non è la prima volta che agenti della casa circondariale di Sanremo vengono aggrediti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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