Dichiarato morto, pensione bloccata. Dimostra di essere vivo, non basta

La banca ha bloccato l'accredito ad un pensionato perché dichiarato morto dal Comune. Lui dimostra di essere vivo, ma dovrà attendere il 2017 per riavere i soldi

Dichiarato morto, pensione bloccata. Dimostra di essere vivo, non basta

Era vivo e vegeto, ma il Comune lo aveva inseriro chissà per quale motivo nella lista dei defunti. E così gli hanno bloccato la pensione. Lui ha dimostrato di godere di ottima salute, ma questo non basta per riottenere immediatamente i soldi: dovrà aspettare il 2017.

L'assurda vicenda burocratica, come scrive il Gazzettino, arriva da Mestre (Venezia), dove un pensionato è stato dichiarato morto dal suo Comune e così la banca gli ha bloccato l'accredito automatico della pensione sul conto corrente. L'uomo se n'è accorto quando la filiale ha disposto pure il "risarcimento" all'Inps dell'importo delle pensioni dei mesi di ottobre e novembre, visto che il pensionato è stato dichiarato morto a settembre.

Peccato però il cimitero il pensionato l'ha visto solo da lontano. E probabilmente spera di non vederlo a lungo. Magari godendo della sua pensione. E così è andato immediatamente allo sportello della banca per dimostrare di essere vivo e riottenere quando gli spetta di diritto.

La banca capisce, concede un fido, eppure per riavere la pensione non basta: l'uomo "defunto" dovrà aspettare il 2017 per rivedere l'accredito dall'Inps. Per fortuna si dice che in questi casi la vita venga allungata di almeno 10 anni.

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