La firma esprime la predisposizione al sociale e analizza il modo di proporre la propria immagine al mondo, sia per personaggi di fama, sia per la persona comune. In questo caso si esamina la firma di in personaggio noto, ma non per questo la valutazione della sua firma comprende competenze che esulino dalla precisa valutazione degli elementi grafici rilevati, senza quindi alcun riferimento ai fatti politici e sociali relativi al soggetto.
La firma è espressione simbolica dell’Io sociale di ognuno di noi. Dalla firma di Erdogan si rileva una grande volontà di potenza e una sfrenata ambizione che lo rendono competitivo, portandolo a interpretare la realtà in modo soggettivo. Le ambizioni del presidente turco non riguardano solo il suo prestigio, al quale peraltro tiene particolarmente, ma anche l’aspetto economico, nel senso che difficilmente egli fa qualcosa se non ha un sicuro ritorno. Tuttavia, questa sua aggressività (vedi le due aggiunte a mo’ di virgola dopo l’iniziale e sopra la firma e quella sorta di ritorno a saldatura nella parte centrale) viene investita nel costruire un Io agguerrito con connotazioni di onnipotenza.
L’originalità della firma e l’illeggibilità della stessa fanno emergere la contraddizione tra il voler dimostrare di essere potente e, nel contempo, il timore della sconfitta. Il gesto finale, che scende decisamente verso il basso, mette in luce degli “angoli di fragilità” che in questo uomo potrebbero intaccare l’umore e gli eventi cruenti prendere il sopravvento su di lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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