Come difendersi dai tassisti "furbi"

Sarà capitato a tutti di prendere un taxi e accorgersi che il tassista allungava la corsa con un percorso ben più lungo del necessario. Cosa fare in questi casi? A dare una risposta ci prova Italia Oggi che spiega cosa può fare il cliente per rivendicare i propri diritti

Come difendersi dai tassisti "furbi"

Sarà capitato a tutti di prendere un taxi e accorgersi che il tassista allungava la corsa con un percorso ben più lungo del necessario. Cosa fare in questi casi? A dare una risposta ci prova Italia Oggi che spiega cosa può fare il cliente per rivendicare i propri diritti. In questo caso l'utente si trova davanti ad una vera e propria irregolarità che può segnalare al Comune.

E l'ente può sospendere la licenza oppure revocarla in casi estremi. Il tutto viene spiegato nella legge 689/1981. E a chiarirlo ulteriormente è il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4866/2015. Infatti un tassista genovese ha allungato di sua iniziativa il percorso aggravando il costo della corsa senza giustifi cato motivo. A seguito della segnalazione circostanziata, tempestiva e dettagliata dell’utente, il comune ha quindi disposto la sospensione della licenza da piazza per sei giorni. Il tassista ha poi fatto ricorso al Tar vincendo la causa, poi però ribaltata dal Consiglio di Stato.

Dunque esistono strumenti concreti per tutelarsi davanti ad un tassista che prova a fare il "furbo". La segnalazione al Comune deve essere tempestiva e dettagliata. Da lì parte l'iter che può far scattare la sanzione contro il tassista.

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