Don Biancalani: "Ora querelo chi mi odia"

Don Massimo Biancalani, parroco pro migranti nella canonica di Vicofaro a Pistoia, ha deciso di "sporgere querela per diffamazione aggravata a mezzo Facebook"

Don Biancalani: "Ora querelo chi mi odia"

"Possono dirmi che sono comunista, che sono un eretico... Ho lasciato perdere dopo una lettera in cui si minacciava di farmi saltare in aria. Quel post no". Così don Massimo Biancalani, parroco pro migranti nella canonica di Vicofaro a Pistoia, nel corso di una conferenza stampa, ha annunciato la decisione di "sporgere querela per diffamazione aggravata a mezzo Facebook".

Don Biancalani si riferisce a un post comparso il 7 luglio su “Basta ingiustizie”, un profilo Facebook che ora è stato oscurato e su cui sta indagando la polizia postale. Nel post incrriminato compare una foto del parroco con tre dei migranti e una frase su presunti rapporti sessuali: “Non è un reato! Anche Dio approva l’amore!”.

"Un aspetto che mi addolora – commenta Biancalani – è che simili schifezze partano da ambienti ispirati a una certa religiosità". 'Dio approva l’amore', scrivono infatti su Facebook i suoi oppositori, mentre Forza Nuova, lo scorso anno, scrisse che veniva a messa per “controllare la mia ortodossia”. "La realtà è che ci sono ambienti nella destra religiosa, nella politica, che si esprimono contro Papa Francesco. In questi giorni – prosegue il prete pro migranti - ho letto cose terribili contro padre Alex Zanotelli, un altro religioso favorevole all’accoglienza dei migranti". Il post di “Basta ingiustizie”, per don Biancalani, è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

"Non escludo che questo post sia partito dalla nostra provincia. Mi dicono che l’immagine è stata vista su profili di privati cittadini nei giorni precedenti.

È quello che cercheremo di appurare", spiega l'avvocato Baldi al quotidiano Tirreno, mentre Biancalani attacca: "Qui ci sono anche minorenni, lo sa? Si può essere d’accordo o no con il percorso che abbiamo intrapreso, ma da qui a gettare discredito su di me come parroco e nella comunità...". "Non dimentichiamo – conclude Baldi – che don Massimo è insegnante di religione al Liceo scientifico. D’ora in avanti diciamo tolleranza zero. Non alla critica, ma alle offese".

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