Enna, bimbo ingoia una pallina e soffoca: la famiglia sotto choc

La tragedia è accaduta a Pietraperzia, in provincia di Enna, in data 23 marzo 2020: il piccolo è deceduto ingoiando accidentalmente una pallina, è giunto all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, ma era già troppo tardi

Enna, bimbo ingoia una pallina e soffoca: la famiglia sotto choc

Un bimbo di 18 mesi di Pietraperzia, in provincia di Enna, è morto soffocato dopo aver ingoiato una pallina. La tragedia si è verificata in data 23 marzo 2020. Come si legge dall'agenzia Agi, il piccolo è stato trasportato con urrgenza dall'ambulanza del 118 presso l'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta. Purtroppo, quando è giunto presso il nosocomio, il piccolo risultava già essere esanime. Per lui non c'è stato nulla da fare. Il bimbo è arrivato in ambulanza intorno alle 22:00, ma il suo cuore aveva già smesso i battere. I medici hanno tentato di strapparlo alla morte tramite le opportune tecniche di rianimazione, ma purtroppo aveva già smesso di respirare. I familiari sono sotto choc. Il piccolo ha ingoiato accidentalmente la pallina che si è bloccata nella trachea ostruendo le vie aeree, non lasciandogli scampo.

Enna, bimbo ingoia una pallina e muore

Una tragedia ad Enna che vede come protagonista un bimbo di soli 18 mesi. Il piccino, residente a Pietraperzia, è morto lo scorso 23 marzo dopo aver accidentalmente ingoiato una pallina. La famiglia ha subito allertato i soccorsi. Il piccolo è stato quindi trasportato in ambulanza presso il Sant'Elia di Caltanissetta dove è tuttavia già arrivato esanime. Un calvario sia per i genitori che per lo stesso bambino, culminato con la dipartita di qust'ultimo. Nonostante il piccolo avesse già smesso di respirare, i medici hanno tentato di rianimarlo, ma il corpicino del bimbo non ha fornito alcun feedback lasciando intendere come fosse già privo di vita. Il decesso trova spiegazione nel fatto che l'oggetto estraneo, la pallina, sarebbe rimasto bloccato alla trachea tramite una piccola ventosa, che impediva l'entrata di ossigeno, non lasciando dunque scampo al bambino. I genitori sono increduli e non riescono ad accettare quanto accaduto. Il sindaco di Pietraperzia, Antonio Bevilacqua, ha proclamato il lutto cittadino. Sono attualmente in corso ulteriori verifiche per chiarire le dinamiche che hanno portato il bambino alla morte.

Un episodio simile era accaduto lo scorso febbraio presso l'istituto comprensivo "Salvo Basso" a Scordia (Catania). Un bambino di 11 anni, frequentante la prima media, aveva rischiato di morire a causa di una caramella che gli era andata di traverso. Il ragazzino era stato provvidenzialmente salvato dalla sua insegnante, la professoressa Giovanna Gambera, tramite la manovra di Heimlich.

Lo sventurato, dopo tali manovre da parte della docente, aveva avuto un riflesso immediato, espellendo fortunatamente la caramella che gli ostruiva le vie respiratorie. Aveva manifestato il soffocamento in atto tramite conati di vomito.

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