Ancora tensione e grande preoccupazione nei centri di accoglienza che ospitano i migranti sbarcati in Sicilia in questi ultimi giorni. Si è temuto il peggio questa notte a Valderice, in provincia di Trapani, all’interno del Cas che ospita gli extracomunitari che devono osservare i giorni della quarantena come previsto dal protocollo sanitario per prevenire i casi di contagio da coronavirus. I migranti si sono ribellati facendo temere il peggio. È successo di tutto: gli ospiti tra le grida e le urla hanno dato fuoco ai materassi e ai diversi arredi presenti dentro la struttura scatenando l’inferno. Panico e tanta paura.
Due tunisini, nel tentativo di fuggire, si sono lanciati dalle finestre ferendosi. Immediatamente soccorsi dai mezzi del 118 sono stati trasportati in ospedale dove adesso sono ricoverati in osservazione per le diverse fratture riportate in varie parti del corpo. Oltre al dispiegamento delle Forze dell’ordine, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Adesso una parte della struttura è rimasta inagibile per via dei danni causati dall’incendio. Sono state ore concitate durante le quasi si è pensato che la situazione potesse degenerare ancora di più.
Già nel primo pomeriggio di ieri il preludio di quello che poi sarebbe accaduto nella notte. Subito dopo pranzo infatti il clima all’interno della struttura era abbastanza teso: gli ospiti all’interno di Villa Sant’Andrea che sono in attesa di sottoporsi al tampone laringo faringeo, hanno iniziato le manifestazioni di protesta. Alcuni di loro sono anche fuggiti. Poi la situazione sembrava essere rientrata alla normalità,ed invece nella notte la grande paura.
Sono questi scenari che si ripetono ovunque all’interno dei centri di accoglienza sparsi in Italia. Senza andare lontano e rimanendo in Sicilia,risale alla notte del 4 settembre scorso la manifestazione di protesta dei migranti ospiti al centro di accoglienza ex Villa Sikania di Siculiana, in provincia di Agrigento. Lì, nel tentativo di fuggire, un ventenne eritreo è stato investito mortalmente da una macchina di passaggio lungo la Strada Statale 115. Ad essere travolti nell’impatto anche dei poliziotti, uno di loro ha riportato diverse fratture nel corpo.
Questa mattina la situazione all’interno di Villa Sant’Andrea è del tutto normale se non fosse per le tracce evidenti di quello che rimane dell’incendio. Una struttura al centro dell’attenzione delle autorità locali per via delle continue fughe dei migranti.
Con l’obiettivo di adottare le misure necessarie per impedire questi eventi, nelle scorse settimane era stato eseguito un sopralluogo nel Cas da parte della questura e della prefettura alla presenza del personale che vi lavora.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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