"Era incinta". Wibe, falciata dal pirata positivo ad alcol e droga

Una delle due turiste travolte e uccise a Roma aspettava un figlio. Era rimasta orfana da bambina, lei e il compagno si erano lasciati. Lavorava come chef in un ristorante e amava l'Italia

"Era incinta". Wibe, falciata dal pirata positivo ad alcol e droga

Wibe Bijls, 25 anni, una delle due turiste belghe travolte e uccise dal pirata della strada a Roma, sabato sera, era incinta . "Aspettava un figlio e con il suo compagno si erano lasciati, non si era arresa", ha raccontato a Il Messaggero Kelly, un'amica della ragazza. Nel frattempo, procedono le indagini sul 45enne che ha investito le due giovani. L'uomo, arrestato dopo essersi dato alla fuga, è risultato positivo all'alcol test e della droga. Gli investigatori ipotizzano che qualcuno possa averlo aiutato a raggiungere la propria abitazione, lontana alcuni chilometri dal luogo della tragedia, dopo lo schianto mortale.

Chi è Wibe Bijls

Una vita difficile quella di Wibe Bijls, beffata due volte dal destino. Da piccola era rimasta orfana di madre ma, nonostante le avversità, era riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare uno chef. Ancora giovanissima aveva conseguito il diploma nella scuola alberghiera di Courtrai, cittadina delle Fiandre, in Belgio. Adorava l'Italia, le tradizioni e la cucina del Belpaese. Al punto da tatuarsi sul corpo una scritta in italiano: "La vita bella". Un mantra che l'ha tradita. Venerdì sera, la 25enne è morta sul colpo, sbalzata all'aria dal pirata della strada. Con lei è ha cessato di battere anche il cuoricino della piccola creatura che portava in grembo. Ora sarà l'autopsia a stabilire di quante settimane fosse incinta. "Sedici settimane e tanti sogni per il futuro", ha commentato cara amica della ragazza.

Le ultime ore di vita delle turiste

Wibe Bijls e la sua amica Jessy Dewildeman, sognavano di trascorrere insieme qualche giorno di vacanza in Italia. Erano approdate a Roma, dal Belgio, lo scorso venerdì. Sabato mattina avevano visitato i Musei Vaticani e ammirato la Cappella Sistina. A notte fonda, mentre stavano rientrando in albergo con una Panda presa a noleggio, sono state travolte dall'auto pirata. Le due ragazze si erano soffermate a soccorrere alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale sulla A24, all'altezza dello svincolo per Torcervara. In quel frangente, è arrivata una smart lanciata a gran velocità: sono morte entrambe sul colpo.

Positivo al test di droga e alcol

L'investitore guidava in stato di ebrezza ed è risultato positivo anche al test della droga. Dopo aver investito le due turiste, il 45enne ha abbandonato l'auto sul ciglio della strada e si è allontanato tra le campagne limitrofe.

Nel pomeriggio di domenica, però, è stato intercettato dalle forze dell'Ordine e condotto in caserma per essere ascoltato sui fatti. A fronte delle nuove evidenze, per l'indagato potrebbe configurarsi il reato di omissione di soccorso, oltre a quello di omicidio stradale.

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