Ex ambasciatore del Pakistan a Roma condannato per molestie sessuali

Costringeva la collega ad avere con lui comportamenti intimi e non conformi al luogo di lavoro, Nadeem Riaz condannato ad allontanarsi dal servizio e a risarcire la vittima

Ex ambasciatore del Pakistan a Roma condannato per molestie sessuali

Nadeem Riaz, ambasciatore del Pakistan con sede a Roma fino al 2020, è stato accusato di molestie sul lavoro da un’ex funzionaria pachistana con cui lavorava all'ambasciata della Capitale.

Nonostante l'uomo sia già andato in pensione, il difensore civico federale del Pakistan ha disposto l'allontanamento del diplomatico dal servizio come "valore simbolico". A questo è stato poi aggiunta una condanna a pagare un risarcimento del valore di 25 mila euro alla vittima. La decisione è stata presa a seguito di una denuncia proveniente dalla donna, Saira Imdad Ali, che ha lavorato a fianco dell'uomo.

La funzionaria aveva ricoperto il ruolo di consigliere commerciale nell’ambasciata a Roma dal 2016 al 2018. In quegli anni Riaz avrebbe importunato la donna con molestie sessuali e con "l’impiego di diverse tattiche e diversi modi - avrebbe reso l'ambiente di lavoro ostile per lei al punto che - è stata costretta a lasciare Roma per tornare in Pakistan", queste le parole contenute nella provvedimento.

Secondo Global Village Space, la donna ha denunciato l'ex ambasciatore per vari comportamenti inadeguati al contesto lavorativo. Tra le accuse anche richiesta di fare viaggi insieme al di fuori della loro occupazione e di obbligarla ad ascoltarlo mentre raccontava delle storie con linguaggio scurrile. Inoltre la funzionaria era costretta a vivere accanto alla residenza dell'uomo per essere sempre disponibile. Questi e altri episodi discussi in aula sono stati valutati dal giudice come comportamenti inappropriati da non tenere con i propri colleghi e, per questo motivo, l'uomo è stato condannato al risarcimento danni nei confronti della collega.

"Ho vinto la causa contro

il signor Nadeem Riaz per molestie sessuali, è stata una lunga battaglia per la giustizia", ha scritto Saira Imdad Ali con un post sul suo profilo twitter a cui sono seguiti vari commenti di supporto verso la donna.

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