Così 2 rom (pregiudicate) intascavano il reddito di cittadinanza

Le due sorelle rom, entrambe con precedenti penali, avevano dichiarato falsa identità per intascare il reddito di cittadinanza. Stimato un danno all'erario per circa 45mila euro

Così 2 rom (pregiudicate) intascavano il reddito di cittadinanza

Residenze fittizie e documenti falsi. È stato questo l'espediente con cui 2 sorelle rom, entrambe con precedenti penali, hanno intascato per oltre un anno il reddito di cittadinanza. Le "furbette" sono state stanate dalla Squadra Mobile di Treviso nell'ambito di alcune verifiche sulle residenze dei pregiudicati di etnia rom nel Trevigiano. La stima dei danni causati all'erario ammonta a ben 45mila euro.

Le residenze e i documenti falsi

Stando a quanto si apprende al quotidiano online Prima Treviso, le due rom vivevano di fatto in un'abitazione del quartiere San Lazzaro di Treviso anche se, agli atti del certificato di residenza, risultava tutt'altro. Le "furbette", entrambe pregiudicate, avevano fornito false dichiarazioni nel tentativo di sfuggire ai controlli della polizia locale e per accaparrarsi il reddito di cittadinanza. Con questo espediente hanno intascato indebitamente il denaro causando un danno all'erario di circa 45mila euro.

L'indagine della Squadra Mobile

Per circa un anno hanno messo fieno in cascina beneficiando del sussidio grillino fino a quando, da un'indagine condotta dalla Squadra Mobile di Treviso in collaborazione con la direzione provinciale dell'INPS, è emerso il magheggio. A seguito di alcuni controlli al quartiere San Lazzaro, gli agenti hanno rilevato la presenza di alcune famiglie rom (sprovviste del certificato di residenza) occupanti alcune abitazioni. Attraverso una complessa e articolata attività di indagine con le autorità locali, gli investigatori hanno potuto accertare che le due rom avevano fornito documenti falsi e alterato gli atti ufficiali allo scopo di intascare il reddito di cittadinanza.

Danni all'erario per 45mila euro

Il danno causato all'erario dalle sorelle rom è di circa 45mila euro. Le operazioni hanno consentito il deferimento delle due pregiudicate all'Autorità giudiziaria: ora rischiano entrambe 6 anni di reclusione.

Nel contempo, è stata avviata immediatamente la procedura per la revoca del sussidio grillino. La fulminea interruzione delle erogazioni, sollecitata da questa Squadra Mobile ed effettuata tempestivamente dall’INPS, ha evitato un ulteriore danno erariale stimabile in circa 30.000 euro

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