Stop agli animali selvatici nei circhi. La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente vuole andare fino in fondo. E per questo ha proposto un prototipo di regolamento comunale, dal titolo "Tutela del benessere e rispetto dei diritti degli animali, nei circhi e nelle mostre itineranti", che contiene delle precise disposizioni a riguardo.
Si va dal divieto di detenere specie in via di estinzione o il cui modello gestionale non è compatibile con il mantenimento in una struttura mobile alla notifica della domanda di attendamento anche ai controinteressati (per esempio le associazioni animaliste) passando per l'obbligo di seguire corsi di formazione per il personale addetto e per la presentazione di un piano d’emergenza in caso di fuga di animali.
Ma queste sono solo alcune delle disposizioni contenute nel testo che la presidente della Federazione Michela Vittoria Brambilla ha consegnato oggi al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e che verrà proposto a tutti i comuni italiani. Con la speranza che possano recepirlo.
Il documento si rifà alle linee-guida della commissione istituita al ministero dell’Ambiente, riconosciute anche dalla giurisprudenza come punto di riferimento per il mantenimento degli animali
nei circhi e nelle mostre
Entrando nel dettaglio delle misure contemplate, si evidenzia inoltre come il circo sia tenuto a presentare un piano alimentare per le specie ospitate che risponda alle diverse esigenze fisiologiche e nutrizionali
Che poi ha ricordato come,"secondo la legge 337 del 1968, i circhi con animali ricevano finanziamenti dallo Stato - attraverso il FUS che è gestito dal ministero dei Beni Culturali - e che, negli ultimi 7 anni, questi sono stati pari a 42 milioni di euro". Una realtà che stona con il difficile momento di crisi economica che i contribuenti devono sostenere.
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