Bottigliate ai carabinieri: la furia di un clandestino che torna subito in libertà

Lo straniero potrebbe essere espulso, in seguito all'udienza programmata per il 13 gennaio dopo il rinvio per i termini a difesa. Il legale del clandestino ha affermato che il suo assistito si è detto "disponibile" al rimpatrio

Bottigliate ai carabinieri: la furia di un clandestino che torna subito in libertà

Completamente ubriaco in mezzo alla strada, ha prima scagliato una bottiglia di birra contro la "gazzella" dei carabinieri della stazione di Lido degli Estensi (Ferrara), poi ha cercato di farsi mettere sotto dalla stessa vettura ed infine si è scagliato contro i militari impegnati a bloccarlo, colpendoli con calci e pugni.

Protagonista in negativo della vicenda un marocchino di 38 anni il quale, fermato dopo una violenta colluttazione, è stato infine catturato e rinchiuso dietro le sbarre di una cella di sicurezza.

Come riferito dalla stampa locale, i fatti si sono svolti nella notte dello scorso mercoledì 18 dicembre. Sono da poco passate le 20:30, quando una pattuglia di carabinieri del comando di Lido degli Estensi, impegnata in un'operazione di pattugliamento del territorio, si trova a transitare in viale Dante. Giunti all'altezza dell'incrocio con viale Carducci, gli uomini dell'Arma notano un uomo in evidenti condizioni di alterazione psico-fisica ciondolare nelle vicinanze di un bar.

Volendoci vedere più chiaro, e temendo che il sospetto potesse costituire un pericolo per gli altri cittadini, i carabinieri decidono di fermarsi e di controllare la situazione. Una visita inaspettata, quella dei militari, la cui vista fa letteralmente uscir di senno il nordafricano. Senza pensarci due volte, il 38enne scaglia con forza una bottiglia di vetro che stringeva in mano contro la vettura di servizio, mancandola di poco. Il recipiente va in frantumi in mezzo alla strada, a breve distanza dalla portiera dell'auto.

L'uomo al volante arresta la corsa, dopo di che innesta la retromarcia per fare manovra e raggiungere lo straniero il quale tuttavia, in modo repentino, si getta in mezzo alla carreggiata, parandosi proprio dinanzi alla "gazzella" e costringendo l'autista ad una manovra di emergenza per non metterlo sotto. Dopo una brusca frenata, la vettura centra uno spartitraffico, restando danneggiata.

Il primo a scendere a terra per cercare di bloccare il nordafricano è il capo pattuglia, che viene subito aggredito con violenza dal facinoroso. Il militare riesce ad evitare di un soffio il pugno diretto in volto, mentre in suo soccorso si precipitano anche gli altri colleghi che si trovavano ancora all'interno dell'abitacolo.

Completamente fuori di sè, lo straniero colpisce con pugni e calci gli uomini dell'Arma che provano ad immobilizzarlo, fino a che non è costretto a capitolare, anche a causa dell'intervento in supporto dei colleghi da parte di una pattuglia del nucleo operativo radiomobile di Comacchio.

Dopo una notte in cella di sicurezza, è arrivato per il clandestino 38enne il giudizio direttissimo. Il giudice del tribunale di Ferrara convalida il fermo e dispone il rimpatrio per F.S.

, non determinando però nessuna misura cautelare in vista dell'udienza prevista per il 13 gennaio. In attesa della probabile espulsione, il magrebino torna pertanto libero, ma si dice "disponibile", tramite il suo legale, al rimpatrio.

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