La figuraccia del ministro Madia a Piazza Pulita

Il ministro della P.A. Marianna Madia ha spiegato a Piazza Pulita il suo decreto legislativo sul licenziamento di chi bolla il cartellino e poi non va al lavoro

La figuraccia del ministro Madia a Piazza Pulita

Il ministro della P.A. Marianna Madia ha spiegato a Piazza Pulita il suo decreto legislativo sul licenziamento di chi bolla il cartellino e poi non va al lavoro. Corrado Formigli, come ricorda Franco Bechis su Libero, a un certo punto le chiede che fine fanno i dirigenti che non procedono a quel licenziamento in 48 ore che è lo slogan dell’operazione.

La Madia risponde così: “se non allontana quel lavoratore, è il dirigente stesso che viene licenziato e può essere perseguito per reato penale”. Formigli si stupisce: “Teoricamente il dirigente potrebbe anche essere arrestato?”. La Madia sbatte le palpebre e sorride tutta compiaciuta della sua cattiveria: “Eh… è reato penale… quindi… sì…”. Peccato che il ministro scordi un piccolo particolare. Molti reati sono inseriti nel codice penale senza prevedere alcun arresto, sul licenziamento dei fannulloni il governo come al solito ha approvato un testo fantasma, che normalmente viene scritto nei giorni successivi. Quindi non si può sapere davvero che cosa contenga.

Ma esiste un comunicato del consiglio dei ministri che non parla proprio di nessun reato penale per i dirigenti. Cita solo la “responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento”. Qualcuno spieghi il testo alla Madia.

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